a seguito del comunicato della Farnesina del 28 gennaio che "sconsigliava" i viaggi in Egitto ho visto saltare la mia vacanza in Egitto (partenza prevista per sabato 29 gennaio 2011) pertanto mi trovo a richiede al Tour operator il rimborso.
Il tuor operator XXXX mi risponde solo telefonicamente, ovviamente aggiungo, che prima di provvedere al rimborso dovrà avere i soldi indietro dalla compagnia aerea scelta tra l'altro da loro e non da me! ma questo non conta e che quindi io devo aspettare questo evento!
Vorrei capire meglio la questione considerando banalmente che la compagnia aerea potrebbe, vista la situazione, non avere neanche le possibilità di rimborsare le agenzie di viaggio e soprattutto se l'accordo stipulato tra ASTOI, ASSOTRAVEL, ADICONSUM, FEDERCONSUMATORI, MOVIMENTO CONSUMATORI può venire in mio aiuto!
Confido in una Vostra cortese risposta
Saluti
Lettera firmata
3 commenti:
Salve,
Presumiamo che il suo viaggio non fosse sul Mar Rosso, ma si riferisse ad altre località dell'Egitto per le quali a tutt'oggi vige il warning della Farnesina.
Senz'altro il nostro accordo la può aiutare sia in questa fase, anche se il to da lei citato non ci pare faccia parte di Astoi, che eventualmente nel corso di un giudizio.
Essendo a 7 giorni dalla partenza lei ha più che mai diritto al rimborso o a trovare con il to un'altra soluzione che l'aggrada. E questo a maggior ragione visto il nostro accordo e visto che tra i firmatari ci sono anche le organizzazioni dei consumatori.
E' inutile che il to chiami in causa la compagnia aerea dal momento che il tour operator è tenuto a garantire, secondo quanto dettato dal Codice del Consumo, il comportamento corretto dei propri fornitori ai suoi clienti.
Non possiamo fare a meno però di invitarla anche a considerare il fatto che se è entrata in agenzia è stato perchè aveva, giustamente, voglia di andare in vacanza e consideri quindi la possibilità di trovare, magari con qualche piccolo vantaggio per lei, una soluzione con il to anche per un periodo di più alta stagione in altra destinazione.
Questo non tanto perchè lei è obbligata a questo, ma per un fatto di opportunità e cioè lei può affrontare ora due ipotesi.
A) Ritira i suoi soldi com'è suo diritto, resta il bisogno di andare in vacanza e a maggio magari cerca di prenotare per giugno affrontando un contratto del tutto nuovo e a costi pieni.
B) Lascia la cifra già versata al to, trova ora una soluzione per giugno, contratta con il to la differenza che magari le viene un po' incontro. Risultato: vacanza assicurata e ci guadagna anche qualcosa.
Questo perchè subito dopo la sua incolumità e i suoi diritti va anche considerata la "salute" delle imprese che lavorano per portare gli italiani a divertirsi e a godere dei Paesi esteri e dell'Italia
Cordialmente
Servizio Legale Assotravel
Dobbiamo rettificare il nostro intervento poichè abbiamo risposto ragionando sul 29 febbraio mentre il problema è già sorto ed è riferito al 29 gennaio data alla quale l'Egitto non era ancora ufficialmente sconsigliato.
Salve,
per la precisione:
Il 28 sono stati sconsigliati viaggi in buona parte dell'Egitto ma non sul Mar Rosso.
Il 29 viaggi in tutto il Paese.
Non sapendo quali luoghi toccasse il suo programma abbiamo considerato quella che è generalmente la destinazione più gettonata e, risalendo indietro nel tempo, al primo dei warning "totali" che abbiamo rinvenuto nella nostra opera di verifica
Cordialmente
Per consultare la comunicazione ufficiale del 28/1: https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=explorer&chrome=true&srcid=1S9hO99n3onlDUuU3s14CO-_7q1_L--bvosj8Zayaxaf-sdwHN4IsIXeYhbyr&hl=en
Per consultare la comunicazione ufficiale del 29/1: https://docs.google.com/viewer?a=v&pid=explorer&chrome=true&srcid=1UTGscjnrvsseWxSbtFQDbPmLDAQ5fLYzZ8hxFeW3PNYjnKJbYhBcwWYA2NF9&hl=en
Servizio legale Assotravel
Posta un commento