Qui di seguito la lettera aperta del presidente di Assotravel, Andrea Giannetti al direttore del TG5 con cui si contesta il "taglio" del pezzo "è boom delle vacanze on line".
Egregio Direttore Mimun,
mi riferisco al pezzo del 22/5 us "é boom delle vacanze on line”, trasmesso da vostro TG5 per precisarle quanto segue.
Devo stigmatizzare una profonda inesattezza contenuta nell'articolo quando si dice che on line "si risparmiano i costi di agenzia" posto come un elemento, tra altri, che dovrebbe rendere "intelligente" tale modalità di acquisto.
Recentemente proprio l'Autorità Antitrust ha segnalato come e quanto on line siano presenti costi nascosti e ingannevoli (dal Corriere della Sera on line: http://bit.ly/ltPLK8) il che fa seguito all'altro pur recentissimo provvedimento per quanto riguarda i "grandi" siti di viaggi on line ( http://bit.ly/fMv1tN) come, tra gli altri Expedia.
Tutto questo mentre in agenzia si ha la sicurezza che il costo sia solo e soltanto quello presentato senza addebiti ulteriori per l'utilizzo della carta di credito, per ulteriori costi amministrativi, gestione bagaglio, emissione biglietto etc etc. Per non parlare dei numeri a pagamento abbinati alla vendita on line di viaggi.
Tra gli uni e gli altri fattori i costi di questi servizi on line possono tranquillamente costare di più al cliente "fai da te".
A questo va aggiunto che un agente di viaggi opera h24 sulla materia "viaggi", si aggiorna costantemente sul suo prodotto, conosce direttamente i luoghi, ha spesso seguito un percorso di studi coerente, segue corsi di formazione ed è un vero e proprio consulente a disposizione della clientela. Banalizzare e sottovalutare tutto questo sarebbe come dire che chiunque conosca sufficientemente l''italiano sia sic e simpliciter in grado di scrivere un buon articolo per un quotidiano di livello.
Inoltre la sua redattrice non è a conoscenza del fatto che il tempo medio del "fai da te" on line è di circa 4 ore e che quindi il "divertimento" non è affatto assicurato, anzi: USA Today (http://bit.ly/k0vn1K)
già a settembre scorso ha titolato che i consumatori tornano in agenzia perchè si annoiano a prenotare on line e cercano consulenza e personalizzazione del rapporto. Nessuna inversione di tendenza per carità, ma sicuramente gli diversi atteggiamenti non solo convivono, ma si interscambiano: in ogni caso per le agenzie di viaggio c'è ampio spazio se sanno lavorare adeguatamente (non solo secondo noi, ma anche secondo il New York Times on line http://nyti.ms/isf3aj).
Pur nella sua frammentazione la nostra categoria è attrezzatissima per dare valore aggiunto alla nostra clientela (circa 9 milioni di italiani), volendo questo avviene anche sulla base dello stimolo generato dalla "pressione" del canale internet. Un canale che non temiamo affatto e che, anzi, in molti casi pratichiamo.
Proprio perchè crediamo sempre di più nella comunicazione grazie al salto di qualità a cui da tempo siamo indotti, non possiamo fare a meno di stigmatizzare, come le dicevo, un articolo che sembra presentare da un lato consumatori "intelligenti" e dall'altro consumatori "normali". Per gli articoli e gli argomenti che le ho fornito (e potrei continuare molto molto a lungo mi creda) non è stata fatta un'informazione completa e non si è reso un servizio agli ascoltatori presentando uno scenario incompleto.
Sono certo che apprezzerà il nostro approccio e che vorrà chiedere ai suoi responsabili una maggiore attenzione nel trattare temi che riguardano imprese che, nel nostro caso, impiegano oltre 30.000 lavoratori e che ogni giorno si aggiornano e investono per rendere un servizio alla propria clientela.
Grazie per l'attenzione
Il Presidente
Andrea Giannetti
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