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venerdì 27 giugno 2008

Osservatorio previsionale Federturismo Confindustria – Ciset Ca’ Foscari.


Dopo i buoni risultati registrati nell’estate 2007 si prevede per l’estate 2008 una diminuzione
del turismo straniero in Italia ed una flessione della domanda domestica. In tendenziale
aumento, invece, i viaggi dei nostri connazionali verso l’estero, che probabilmente
concentreranno il loro interesse su mete europee a breve-medio raggio, favorite anche
dall’aumento dei collegamenti low cost, oppure sugli gli USA o comunque su destinazioni
extraeuropee considerate "sicure" e convenienti, grazie al rafforzamento dell’Euro rispetto al
dollaro.
Queste le aspettative degli operatori del settore, emerse dalla prima indagine previsionale
condotta, in via sperimentale dall’Osservatorio Federturismo Confindustria - CISET Cà
Foscari, presso un campione di imprese turistiche italiane associate al sistema Federturismo
Confindustria e costruito con la collaborazione delle associazioni di categoria della
federazione. A partire dal prossimo appuntamento, previsto per l’autunno, l’Osservatorio
rispetterà una cadenza sistematica.
Secondo l’indagine, tra Maggio e Ottobre 2008, gli arrivi stranieri dovrebbero diminuire del
–3,0% rispetto allo stesso semestre del 2007, mentre le presenze del –1,8%.
In flessione anche i flussi di turisti italiani, che si attesterebbero sul –3,3%, accompagnati
da una variazione negativa più consistente delle presenze, pari a –2,4%.
Le motivazioni delle flessioni possono essere ricondotte alla congiuntura economica
incerta e alla scarsa competitività dei servizi offerti, che continuano ad essere i principali
motivi di incertezza e di freno per l’andamento del mercato turistico in Italia.
Incidono anche l’apprezzamento dell’Euro rispetto al dollaro e le oscillazioni del costo
del carburante, che influenza il trasporto dei viaggiatori e delle merci.
Sul fronte del turismo internazionale, l’unicità delle risorse del nostro paese mantengono una
buona capacità di attrazione, ma il deterioramento dell’immagine dovuta ai recenti fatti di
Napoli produce i suoi effetti negativi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per i dati, come sempre interessanti e di sicura provenbienza, grazie alla qualità di Ciset.

Sarebbe interessante anche analizzare quanto il nostro Paese perde a causa della sua "arretratezza" tecnologica. Sono recenti i dati resi pubblici da Google sulla "invisibilità" del nostro Paese nella Rete. Citando testualmente "il 41% dei navigatori che voleva visitare l'Italia ha poi deciso per altre località, dopo aver cercato inutilmente le informazioni necessarie sulla rete".

Questa, insieme alle cause già evidenziate nell'articolo, è una causa importante che sta alla base della perdita di competitività del nostro Paese.

Fabio Lazzerini

Unknown ha detto...

Giustissimo intervento. Si ricollega alla triste storia del portale italia.it oggi morto o comunque congelato. Assotravel si è battuta con tutte le sue forze affinchè ci si concentrasse proprio sul realizzare un portale destinato a dare informazioni (logistiche, di eventi, di opportunità e altro) al fine di determinare la scelte del consumatore straniero o italiano che sia.
Non solo, abbiamo proposto che i contenuti fossero liberamente disponibili anche per gli operatori incoming (testi e foto trasferibili sui propri siti web o su loro eventuali email o altre pubblicazioni).
Durante i lavori in commissione per il portale erano invece tutti concentrati a cercare di realizzare un "expedia pubblica" per fare concorrenza a portali ed operatori tradizionali con i dati geografici sballati.
Il discorso comunque non è chiuso e speriamo possa riaprirsi senza la necessità di dover ripartire con la necessità di spiegare che un soggetto pubblico non può e non deve commercializzare il prodotto turistico.
Su questo blog ci sono degli ulteriori riferimenti (anche "gustosi" a l tema portale italia.it)