La crisi e le difficoltà del momento – come la nube vulcanica, solo per citarne una – mettono sotto pressione i tour operator che chiedono alle agenzie di accorciare i tempi di pagamento degli anticipi sulle prenotazioni dei pacchetti di viaggio, causando gravi disagi alle agenzie che si trovano strette nella morsa della mancanza di liquidità.
Negli ultimi sei-sette mesi – spiega Andrea Giannetti presidente di Assotravel, l'associazione delle agenzie di viaggio – si sta verificando un'accelerazione all'incasso del primo acconto, in genere il 25% del prezzo totale del pacchetto, che di solito veniva pagato alla chiusura della pratica lasciando più respiro alle agenzie di viaggio». E anche più margine. «Dovendo anticipare l'acconto e poi il saldo – aggiunge Giannetti – le agenzie devono effettuare due pagamenti, cioè due bonifici che significa raddoppiare i costi bancari che pesano su ricavi già abbastanza risicati visto che un'agenzia prende tra il 6 e il 10% su un pacchetto al netto di tasse e spese di iscrizione». Difficile trovare una soluzione «perché tutti hanno bisogno di cash flow, tour operator compresi – conclude Giannetti. Serve una soluzione di sistema compatibile a tutte le parti».
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