Segnaliamo due interessanti interventi solo apparentemente contrapposti in materia di email marketing.
Il primo (http://www.datamanager.it/tipouno.php?contenuto=hoplo/hoplo_template17-07-07.html) è specifico sull'uso dell'email come strumento di marketing nel settore turismo.
Il secondo (http://www.comunicazioneitaliana.it/prometeo.rubrica.ildiretto.php?display=artc&id=966) invece individua l'inizio della decadenza dell'email come strumento di marketing email fino a due anni fa rivoluzionario per rapporto costi/benefici.
Per il settore agenzie di viaggio resta chiaro che nell'ambito del basilare concetto di personalizzazione del servizio l'email resta uno strumento assolutamente basilare. Conseguentemente i segnali di crisi, e soprattutto quelli di insofferenza da parte dei destinatari, obbligano a progettare la propria comunicazione on line fuori da ogni occasionalità e navigazione a vista.
L'email marketing può continuare ad essere efficace solo se studiato, esteticamente apprezzabile senza essere particolarmente pesante, con contenuti realmente interessanti per il cliente. Avere e studiare i feed back risulta poi fondamentale. Per cui si chiude forse l'era dell'email "selvaggia" per aprirsi quella dell'email "ipermirata".
Ritorna quindi l'esigenza di strutturare adeguatamente un database clienti in grado di permetterci di selezionare il nostro target evitando di inviare posta inutile a chi non è interessato e guadagnando, da questo che comunque è un onere, l'opportunità di differenziare le proposte.
Inoltre, e qui torniamo sul tema della personalizzazione del servizio, il cliente che si vede arrivare dalla propria agenzia di viaggio un'email con una proposta corrispondente ai propri gusti non mancherà di notare ed apprezzare il legame stabilito con l'agenzia.
Resta ovviamente lo spazio per azioni generali sul proprio database clienti a mezzo email: dagli auguri di natale, alla segnalazione di una nuova regolamentazione in materia bagagli o l'invio di una rivista di turismo on line (tipo la nostra http://www.latitudesmag.com/).
Per le agenzie di viaggio, specie quelle che realizzano prodotti "minori" fuori dalle aree metropolitane e che utilizzano l'email marketing per farsi conoscere dai propri interlocutori b2b (cioè le altre agenzie di viaggio) diviene allora necessario appoggiarsi in contemporanea su strumenti paralleli (sito web aggiornato, ma anche incontri, workshop, presenza sulla stampa di settore, etc). Vecchio e nuovo tornano a combinarsi assieme imponendo progettazione ed azioni professionali unite a continuità (parola magica e misteriosa in un mondo sempre più estemporaneo).
Specializzazione dell'azione (e quindi del servizio) è la parola d'ordine che ormai investe tutti i settori e che ci viene confermato dal fenomeno di ritorno in agenzia dei clienti che si sono affidati per un certo periodo al web (su questo si veda in questo blog il post sul New York Times).
Il primo (http://www.datamanager.it/tipouno.php?contenuto=hoplo/hoplo_template17-07-07.html) è specifico sull'uso dell'email come strumento di marketing nel settore turismo.
Il secondo (http://www.comunicazioneitaliana.it/prometeo.rubrica.ildiretto.php?display=artc&id=966) invece individua l'inizio della decadenza dell'email come strumento di marketing email fino a due anni fa rivoluzionario per rapporto costi/benefici.
Per il settore agenzie di viaggio resta chiaro che nell'ambito del basilare concetto di personalizzazione del servizio l'email resta uno strumento assolutamente basilare. Conseguentemente i segnali di crisi, e soprattutto quelli di insofferenza da parte dei destinatari, obbligano a progettare la propria comunicazione on line fuori da ogni occasionalità e navigazione a vista.
L'email marketing può continuare ad essere efficace solo se studiato, esteticamente apprezzabile senza essere particolarmente pesante, con contenuti realmente interessanti per il cliente. Avere e studiare i feed back risulta poi fondamentale. Per cui si chiude forse l'era dell'email "selvaggia" per aprirsi quella dell'email "ipermirata".
Ritorna quindi l'esigenza di strutturare adeguatamente un database clienti in grado di permetterci di selezionare il nostro target evitando di inviare posta inutile a chi non è interessato e guadagnando, da questo che comunque è un onere, l'opportunità di differenziare le proposte.
Inoltre, e qui torniamo sul tema della personalizzazione del servizio, il cliente che si vede arrivare dalla propria agenzia di viaggio un'email con una proposta corrispondente ai propri gusti non mancherà di notare ed apprezzare il legame stabilito con l'agenzia.
Resta ovviamente lo spazio per azioni generali sul proprio database clienti a mezzo email: dagli auguri di natale, alla segnalazione di una nuova regolamentazione in materia bagagli o l'invio di una rivista di turismo on line (tipo la nostra http://www.latitudesmag.com/).
Per le agenzie di viaggio, specie quelle che realizzano prodotti "minori" fuori dalle aree metropolitane e che utilizzano l'email marketing per farsi conoscere dai propri interlocutori b2b (cioè le altre agenzie di viaggio) diviene allora necessario appoggiarsi in contemporanea su strumenti paralleli (sito web aggiornato, ma anche incontri, workshop, presenza sulla stampa di settore, etc). Vecchio e nuovo tornano a combinarsi assieme imponendo progettazione ed azioni professionali unite a continuità (parola magica e misteriosa in un mondo sempre più estemporaneo).
Specializzazione dell'azione (e quindi del servizio) è la parola d'ordine che ormai investe tutti i settori e che ci viene confermato dal fenomeno di ritorno in agenzia dei clienti che si sono affidati per un certo periodo al web (su questo si veda in questo blog il post sul New York Times).
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