Una recente inchiesta di Altroconsumo (http://www.altroconsumo.it/map/src/171113.html) appare come l'ennesima consacrazione del fai da te on line. A ben guardare oltre i toni strutturati ad hoc per sancire la notiziabilità della ricerca emergono alcuni elementi su cui riflettere. A parte il fatto che nel comunicato stampa di Altroconsumo poi ripreso dall'ADNKronos (http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1088241628) non si chiarisce su che campione è stata effettuata, negli articoli non vengono ovviamente evidenziati i termini ed il valore aggiunto offerti dall'agenzia di viaggio. Si evita infatti di dire che l'agenzia è un'intermediario professionale e che quindi un costo lo deve anche prevedere. Inoltre non si sottolinea che l'agenzia è coperta da una polizza sulla responsabilità professionale. Infine si pone la piena enfasi su una punta massima del 50% di risparmio dovuta ad un'offerta specifica che Eurodisney notata solo on line e non sui cataloghi.
Inoltre non vengono previsti tutta una serie di costi occulti come ad esempio i costi per l'uso di carta di credito o per le chiamate al call centre (specie se qualcosa non funzionasse a dovere). In particolare poi si pone su un piano assolutamente paritario la prenotazione "fai da te" con quella effettuata da un professionista.
Dulcis in fundo "Altroconsumo, in conclusione, consiglia a chi sa navigare in Internet di raccogliere tutte le informazioni sui siti online e poi confrontarle con le proposte delle agenzie tradizionali. Da queste ultime, importanti intermediari per chi non usa la rete, ci si aspetta che cerchino per il consumatore le soluzioni più vicine alle sue esigenze."
Non siamo convinti di questo assunto anche se l'esigenza fosse quella di un risparmio a tutti i costi, figurarsi nel momento in cui il cliente ricerchi qualità e consulenza tenuto conto che molti siti on line offrono viaggi fagocitando il margine medio delle agenzie che è attorno al 10% e senza dare le garanzie e l'assistenza che queste offrono.
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