wibiya widget

giovedì 16 ottobre 2008

Fee: uno sguardo sul mercato americano

La Società Americana degli Agenti di Viaggio (ASTA) ha recentemente annunciato la pubblicazione del “Service Fee Report 2007”, un report, unico nel suo genere, che guarda ai cambiamenti della così detta ‘service fee’ nel settore viaggi, dei processi interni alle fees, della costante crescita delle tasse sui travel services . Tutto ciò osservato, però, dal punto di vista dell’agenzia di viaggi.

Dal 1999 ad oggi, negli USA, la percentuale di agenzie che applica tasse sui servizi è aumentata costantemente raggiungendo quasi il 90% del totale. La metà degli intervistati ha dichiarato di applicare fees su una serie di servizi quali: prenotazione hotel, noleggio auto, prenotazioni dei biglietti aerei, ma anche per la sola creazione del pacchetto turistico. Tutto ciò tenendo conto del fatto che, solo tre anni fa, le agenzie che applicavano questo genere di tasse era inferiore ad un terzo del totale.

Alcuni dati, emersi dal report, sono decisamente eloquenti:

- servizi quali prenotazione dei biglietti ferroviari, pianificazione di viaggi e voli, creazione di pacchetti comprensivi di hotel e noleggio auto, costituiscono, oggi, i servizi di viaggio più facilmente soggetti alle fees

- il 10.7 % delle agenzie ottiene almeno il 50% dei propri ricavi dalle entrate costituite dalle services fees

- il 44.4 % degli intervistati prevede dei cambiamenti, nel prossimo futuro, relativi alle services fees, e il 35.4 % di questi dichiara che il cambiamento consisterà nell’aggiunta di ulteriori tasse


- più del 60% delle Agenzie coinvolte nella survey, riferisce di applicare delle tasse anche sulla creazione degli itinerari e sulla semplice consulenza



Chris Reo, presidente e amministratore delegato dell’ASTA, afferma che “una ricerca effettuata dalla società evidenzia come ci sia generale pressione nel voler tagliare i costi ed incrementare le entrate, tuttavia i cambiamenti di scenario nel mercato turistico hanno fatto sì che molte agenzie siano state costrette ad aumentare le tasse sui servizi, ma anche il numero di servizi da tassare”.

Allo stesso tempo, circa la metà delle agenzie coinvolte nella ricerca, ha segnalato come miglior modello di ricavo per il mercato leisure il “Charge no fee: work solely on commissions paid by vendors”, ovvero eliminare le fees cercando di lavorare grazie alle commissioni pagate dai venditori.


Articolo tratto dal sito http://www.asta.org/News/PRDetail.cfm?ItemNumber=4386

Nessun commento: