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martedì 29 maggio 2012

Convegno 12 Giungo 2012 "Sostenibilità ambientale nel settore alberghiero"

Confindustria AICA è lieta di rinnovarLe l’invito a partecipare al Seminario organizzato in collaborazione con la Fondazione UniVerde "Sostenibilità ambientale: contesto normativo e opportunità di mercato per una crescita di qualità dell’ospitalità alberghiera italiana"che si svolgerà a Roma il 12 giugno 2012, con inizio alle ore 10:00, presso l’NH Vittorio Veneto (Sala Raffaello) - Corso d’Italia 1.

La partecipazione all’evento è libera previa registrazione all’indirizzo e-mail info@aica-italia.it oppure al numero 06.54220808 entro l’11 giugno p.v.


Con l’occasione Vi anticipiamo che il secondo seminario si terrà il prossimo 25 giugno a Milano presso lo Starhotel E.C.H.O. (Via Andrea Doria, 4).

venerdì 25 maggio 2012

Ipsos-Europ Assistance: più europei rinunciano alle vacanze. Vacanza estiva solo per il 63% degli italiani.

Lo stato di crisi generalizzato sta lasciando il segno sulla propensione al viaggio dei cittadini europei. Questa la tendenza che emerge dal Barometro Vacanze 2012 Ipsos Europ Assistance, che analizza i programmi di viaggio degli europei per l'estate.
L'indagine riporta, per quest'anno, una tendenza negativa, portando il dato al livello più basso degli ultimi otto anni. Se, infatti, lo scorso anno gli europei che avevano in programma di andare in vacanza almeno una volta durante l’estate erano il 66 per cento, quest'anno il tasso è sceso al 58 per cento.
La contrazione interessa tutta l’Europa, ma vede la diminuzione più marcata nei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi economica. In particolare, gli italiani fanno registrare 15 punti di ribasso rispetto allo stesso periodo del 2011: solo il 63 per cento dei nostri connazionali, infatti, dichiara di avere in programma una vacanza estiva contro il 78 per cento del 2011.
Partiranno meno anche gli spagnoli (il 51%, -14), i tedeschi (55%, -5), gli austrici (59%, -5) e i belgi (59%, -2). Sono in controtendenza solo i francesi con il 70% che prevede di andare in vacanza, ovvero due punti in più rispetto al 2011. Il 17% degli italiani e il 20% degli spagnoli sono inoltre pronti a tagliare i loro budget vacanze. Lo sono meno i britannici (il 14%) e i francesi (10%). Gli italiani sono inoltre in Europa quelli che pervedono un budget più stretto: spenderanno in media 1.690 euro (-24,7% rispetto al 2011), meno degli spagnoli (1.863 euro, -4,1%).
In leggera controtendenza, unici in Europa, i francesi: il 70 per cento di loro dichiara infatti di voler partire per le ferie estive, con 2 punti di crescita rispetto al 2011, che si era fermato al 68 per cento.
La crisi obbligherà gli europei a preferire dei soggiorni brevi: più di un terzo (37%) partirà una settimana o meno e i due terzi non più di due settimane. Rinunceranno per lo più ai viaggi intercontinentali: quattro europei su cinque resteranno infatti nel Vecchio Continente, con la Francia come prima destinazione, davanti a Italia e Spagna.

lunedì 14 maggio 2012

Turismo, ancora tagli 4 milioni da recuperare nel caos delle spese


LA RIVOLTA DEGLI OPERATORI SULLE VOCI DI CANCELLAZIONE DELLA STRUTTURA È L’ULTIMA TURBOLENZA IN UNO SCENARIO POCO CHIARO GENERATO DAL FEDERALISMO E DALLA SCARSA TRASPARENZA SUI SOLDI PUBBLICI MESSI IN MOTO PER IL SETTORE



Roma «Il turismo nei prossimi 10 anni potrebbe dare un contributo al Pil fino al 18% , con la possibilità di creare 1,6 milioni di nuovi posti di lavoro», cosi Piero Gnudi, il ministro degli Affari Regionali, Turismo e Sport, aveva detto in una riunione dell’Osservatorio parlamentare per il turismo. Il tempo è passato ma l’unica grande azione di risalto finora adottata è quella di cui si parla in questi giorni: cancellare del tutto il ministero. Il ministero del Turismo, abrogato da un referendum nel 1993, poi resuscitato dal premier Silvio Berlusconi, infine accorpato con gli Affari regionali e lo Sport dal governo Monti in un dipartimento senza portafoglio, rischia di scomparire di nuovo del tutto, tagliato via dalla spending review, la revisione della spesa che in vista del risanamento del bilancio pubblico punta a ottimizzare le uscite e a tagliare gli sprechi. Un puro ufficio alle dipendenze degli affari regionali: apriti cielo. Appena ha iniziato a circolare la voce è esploso il finimondo. Operatori, po-litici: è stato un susseguirsi di proteste.

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Tratto da "la Repubblica"

mercoledì 2 maggio 2012

Stage gratuiti presso la tua azienda



Comunicato Stampa: a partire da maggio e per tutta l’estate, disponibilità di stagisti per le aziende laziali provenienti dai corsi promossi da CONFINDUSTRIA ASSOTRAVEL.

In vista della prossima alta stagione, Confindustria Assotravel segnala alle imprese del settore turismo la disponibilità di stagisti provenienti da due diversi corsi in atto a Roma, e cui Assotravel ha dato il proprio supporto, e che a partire già dal corrente mese di maggio possono essere ospitati presso le aziende. Al contempo un’opportunità per le imprese sempre sottodimensionate di integrare il proprio personale e quindi un’ottima occasione per gli studenti per verificare sul campo la preparazione ricevuta.

Questi in sintesi gli aspetti essenziali degli stage proposti:
Gratuità: anche in questo caso le aziende ospitanti non hanno alcun onere, poiché tutti i costi derivanti dagli obblighi di legge sono coperti dai soggetti promotori dei corsi cui gli studenti stanno partecipando e che entreranno in sospensione per il periodo di stage nei prossimi giorni.
Periodo di avvio: gli stage possono essere avviati già da maggio. Le ultime attivazioni sono previste per i primi di luglio.
Durata: la durata minima è 100 ore mentre la massima è di 400 a secondo del corso di provenienza. Sono disponibili 15 studenti per stage da 100 ore e 20 per stage da 400.
Formazione: gli stagisti hanno avuto un quadro completo del settore turismo ed hanno approfondito in particolare gli aspetti connessi al web marketing per agenzie di viaggio, tour operator e strutture ricettive. Ovviamente hanno studiato a monte il marketing e la comunicazione in generale. Resta in ogni caso opportuno che lo stage possa prevedere un’applicazione a quelli che sono gli “elementi di base” di ogni azienda il che vuol dire l’affiancamento alla vendita per quel che riguarda agenzie e tour operator e attività di accoglienza presso le strutture ricettive. Le aziende in ogni caso restano libere di far svolgere lo stage nei settori aziendali che più ritengono opportuni.

Per ogni ulteriore informazione le aziende possono contattare gli uffici dell’Associazione allo 065910851 o via email su segreteria@assotravel.it.

A questo link il modulo con cui l’azienda può direttamente avanzare la propria candidatura restando poi libera di valutare i vari candidati da ospitare in stage.
Per ogni ulteriore informazione: 065910851

Adv e fiscalità: commercialisti alla prova

In tempi di crisi, con una normativa che mette a dura prova anche i commercialisti più attenti, ha lanciato l’allarme Andrea Giannetti, presidente di Confindustria Assotravel, nel seminario organizzato dall’Ordine dei Commercialisti di Milano sul difficile rapporto tra professionisti del fisco, agenzie di viaggi e t.o.. 
«Senza un commercialista le agenzie non possono stare sul mercato – ha detto Giannetti – ora bisogna padroneggiare anche i sistemi informatici, spesso manca il tempo di aggiornarsi». Soprattutto per la massa di micro-imprese con meno di 10 addetti, e fatturato sotto i 2 milioni l’anno. «Qui il lavoro vale fino al 75% dei costi, i margini sono minimi, un errore fiscale può risultare devastante».
Complica il quadro anche il fatto che ormai tutti-fanno-tutto. «Non c’è più differenza tra una agenzia di medie dimensioni e un t.o., l’assetto fiscale è lo stesso», dice Giannetti. E a poco riesce la difesa di Confidustria. «Trattiamo con istituzioni che non sono sulla nostra lunghezza d’onda – riporta Giannetti – siamo riusciti a eliminare l’obbligo di tracciabilità dei pagamenti per le agenzie, ma affrontiamo i limiti di un intero sistema, dove i soggetti sono di piccole dimensioni, e le agenzie agiscono senza legami con i tour operator».
Per contenere i danni si potrebbe partire da piccole cose. «Non capisco come sia stato possibile bloccare l’accesso dall’Italia ai siti di gioco esteri – protesta Giannetti – e non si possa fare lo stesso con i portali di prenotazione online. Ci sono aziende straniere di questo settore che non emettono fatture a fronte dei pagamenti delle nostre agenzie». Mentre il turismo è uno dei settori più trasparenti: «Dove non si può fare del nero – conclude Giannetti – non c’è prodotto più tracciabile del movimento delle persone venduto in agenzia»