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venerdì 25 maggio 2012

Ipsos-Europ Assistance: più europei rinunciano alle vacanze. Vacanza estiva solo per il 63% degli italiani.

Lo stato di crisi generalizzato sta lasciando il segno sulla propensione al viaggio dei cittadini europei. Questa la tendenza che emerge dal Barometro Vacanze 2012 Ipsos Europ Assistance, che analizza i programmi di viaggio degli europei per l'estate.
L'indagine riporta, per quest'anno, una tendenza negativa, portando il dato al livello più basso degli ultimi otto anni. Se, infatti, lo scorso anno gli europei che avevano in programma di andare in vacanza almeno una volta durante l’estate erano il 66 per cento, quest'anno il tasso è sceso al 58 per cento.
La contrazione interessa tutta l’Europa, ma vede la diminuzione più marcata nei Paesi maggiormente colpiti dalla crisi economica. In particolare, gli italiani fanno registrare 15 punti di ribasso rispetto allo stesso periodo del 2011: solo il 63 per cento dei nostri connazionali, infatti, dichiara di avere in programma una vacanza estiva contro il 78 per cento del 2011.
Partiranno meno anche gli spagnoli (il 51%, -14), i tedeschi (55%, -5), gli austrici (59%, -5) e i belgi (59%, -2). Sono in controtendenza solo i francesi con il 70% che prevede di andare in vacanza, ovvero due punti in più rispetto al 2011. Il 17% degli italiani e il 20% degli spagnoli sono inoltre pronti a tagliare i loro budget vacanze. Lo sono meno i britannici (il 14%) e i francesi (10%). Gli italiani sono inoltre in Europa quelli che pervedono un budget più stretto: spenderanno in media 1.690 euro (-24,7% rispetto al 2011), meno degli spagnoli (1.863 euro, -4,1%).
In leggera controtendenza, unici in Europa, i francesi: il 70 per cento di loro dichiara infatti di voler partire per le ferie estive, con 2 punti di crescita rispetto al 2011, che si era fermato al 68 per cento.
La crisi obbligherà gli europei a preferire dei soggiorni brevi: più di un terzo (37%) partirà una settimana o meno e i due terzi non più di due settimane. Rinunceranno per lo più ai viaggi intercontinentali: quattro europei su cinque resteranno infatti nel Vecchio Continente, con la Francia come prima destinazione, davanti a Italia e Spagna.

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