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martedì 30 ottobre 2007

Detrazioni Irperf per i carichi di famiglia ai soggetti non residenti

il Decreto 2 agosto 2007, n. 149 del Ministero dell'Economia e delle finanze che attua le disposizioni previste dall'articolo 1, comma 1324, Legge 27 dicembre 2006, n. 296, prevede detrazioni Irpef per figli e coniugi a carico anche per gli stranieri in Italia.
In particolare, il provvedimento prevede la possibilità di detrazione per gli anni 2007, 2008 e 2009 per familiari (coniuge e figli) con reddito complessivo "comprensivo dei redditi prodotti anche fuori dal territorio dello Stato di residenza" inferiore a 2.840,52 euro tramite autocertificazione (cittadini dell'Unione europea) o documentazione originale del paese di origine (extracomunitari). Le nuove regole entreranno in vigore a partire dal 25 novembre 2007.
E' a disposizione delle aziende aderenti l'analisi del tema all'oggetto e l'assistenza relativa. Le stesse aziende posssono accedere al servizio gratuito telefonicamente (065910851) o via email (serviziolegale@assotravel.it) .

Denominazione sociale, nome commerciale o insegna identici a un marchio anteriore

Effetti della sentenza dell’11 settembre u.s. della Corte di giustizia delle Comunità Europee sull'uso come denominazione sociale, nome commerciale o insegna di un segno identico a un marchio anteriore, nell’ambito di un’attività di commercializzazione di prodotti identici.
E' a disposizione delle aziende aderenti l'analisi del tema all'oggetto e l'assistenza relativa. Le stesse aziende posssono accedere al servizio gratuito telefonicamente (065910851) o via email (serviziolegale@assotravel.it).

Dall'innovazione alla tradizione: da Internet alle agenzie di viaggio

Dopo il boom di internet i turisti sono tornati a rivolgersi agli agenti di viaggio per avere consigli di prima mano ed ottenere un pacchetto su misura in linea con le proprie esigenze. “Le agenzie di viaggi godono di ottima salute” sono queste le parole di Cheryl Hudak, presidente e ceo dell’Asta, l’associazione di categoria delle agenzie di viaggio statunitensi. Gli americani hanno ripreso a viaggiare ed i flussi turistici hanno raggiunto i livelli precedenti l’11 settembre. L’agenzia è ritornata ad essere l’intermediaria d’eccellenza per buona parte dei consumatori, con il valore aggiunto dato dagli strumenti tecnologici per garantire ai propri clienti un’offerta migliore. E non solo. Sembra proprio che sia nata una nuova tendenza: l’agenzia di viaggi che opera da casa. In questa veste aggiornata l’agenzia sembra essere molto richiesta: l’idea che ci sia qualcuno che da casa progetta e realizza il viaggio, fa sentire i viaggiatori più seguiti e, per questo, più tranquilli. Ad ulteriore garanzia, negli Stati Uniti il network che associa le agenzie di viaggio è l’Asta, in grado di fornire, non solo la rappresentanza governativa, ma anche l’assistenza legale.
Tutto ciò conferma quanto già espresso da Assotravel lo scorso mese di luglio riguardo il "felice ritorno" da parte dei clienti verso le agenzie di viaggio più dinamiche e rispondenti alle esigenze dei consumatori.
Abbiamo tratto spunto da un articolo, "La nuova vita delle adv Usa. Scacco matto all'era del web", pubblicato sul TTG dell'11 ottobre 2007.
http://www.assotravel.it/images/stories/pdf/asta1.pdf

Disputa Ryanair - Lastminute.com

La compagnia aerea Ryanair, lo scorso mese di marzo, aveva deciso di ritirare la vendita dei suoi biglietti da varie agenzie di viaggi che operano su Internet, tra cui la nota Lastminute.com, accusate di aumentare i prezzi dei suoi voli di oltre il 100%. La compagnia low cost aveva infatti annunciato, che oltre a Lastminute, anche altri operatori virtuali come Global Holidays, Flights Direct e Ebookers, erano soliti “truffare” i passeggeri duplicando abitualmente il prezzo dei voli. Inoltre, anche i termini e le condizioni che queste agenzie proponevano erano scorretti poiché non avvertivano i passeggeri dei cambi di orario dei voli, non consentivano di fare il check-in del bagaglio via Internet e di acquistare i biglietti con imbarco prioritario. Se tutto questo era accaduto lo scorso mese di marzo, in questi giorni un nuovo episodio si è aggiunto alla diatriba tra i due colossi. Infatti Ryanair ha inserito sul proprio sito un banner pubblicitario recante la scritta “Scippato da lastminute.com?”. Lo slogan però non è stato gradito dall’Olta che ha richiesto un intervento dell’autorità competente che regolamenta la pubblicità nel Regno Unito. La compagnia aerea ha dovuto quindi invertire la rotta ritirando il banner dal web.

lunedì 29 ottobre 2007

Finanziaria 2008. Le proposte dell'Osservatorio sul Turismo

Il turismo, configurandosi ormai come la prima “industria” del Paese, deve riqualificarsi e crescere per vincere le sfide della competizione globale. L’Italia è un brand di grande fascino internazionale ma, al fine di sollecitare i differenti tipi di turismo che lo caratterizzano, occorre organizzarsi bene per meglio veicolare l’offerta turistica. Non solo quindi politiche limitate a singoli compartimenti, ma politiche nazionali di ampio respiro in grado di dar vita ad un’offerta integrata. Occorre intraprendere un’azione forte ed innovativa caratterizzata, non da una carente programmazione o dalla dispersione delle risorse, ma da politiche fiscali di sostegno, semplificazioni e modelli nazionali di governance stabili ed efficienti.
E’ in questo contesto che s’inserisce il convegno “Il Turismo, la Finanziaria 2008”, organizzato dall'Osservatorio Parlamentare per il Turismo a cui hanno partecipato tutti i principali attori del mondo turistico italiano. I temi affrontati sono stati i seguenti: la destagionalizzazione, le infrastrutture, la definizione di standard qualitativi per le strutture ricettive e l’ospitalità. Secondo Daniel Jonhn Winteler, Presidente di Federturismo, "Abbiamo due problemi principali: il rapporto qualità/prezzo e la cultura dell'ospitalità, perché manca la formazione. Entrambi però possono essere risolti con interventi che favoriscano la destagionalizzazione".
Anche Francesco Rutelli, vice presidente del Consiglio dei Ministri, è intervenuto al convegno su turismo e Finanziaria. "Le Regioni devono avere le loro competenze, il Governo è solo una piccola parte del gioco, assieme ai comuni, agli enti, alle Camere di Commercio. Ma serve una governance condivisa; c'è un legame imprescindibile con lo Stato che deve dettare le strategie nazionali, dettare le linee generali entro cui le Regioni gestiscono la loro attività.” Inoltre, il vicepremier ha annunciato anche la creazione di un fondo per le città d'arte al fine di compensare i disagi causati dai flussi turistici.

mercoledì 24 ottobre 2007

L’Ectaa chiede la modifica della direttiva 90/314

L’Ectaa, European council travel agents association, che raggruppa le maggiori associazioni di categoria delle AdV e T.O. dei 23 paesi europei, ha ribadito l’urgenza di apportare le modifiche alla direttiva 90/314 sui viaggi organizzati. L’obiettivo è il raggiungimento di una maggiore tutela e di un’ulteriore garanzia, non solo per i consumatori, ma anche per le agenzie di viaggio. La revisione dovrebbe riguardare la regolamentazione dei pacchetti di viaggio con il relativo inserimento della cosiddetta modalità orizzontale, ovvero la possibilità d’individuare le responsabilità individuali presso tutti i venditori di servizi e prodotti turistici, anche presso i servizi di trasporto. In tal modo il consumatore godrà di una maggiore garanzia perché le nuove regole si estenderebbero anche alle compagnie aeree, affittacamere, bed and breakfast, travel internet provider, A beneficiarne comunque saranno anche gli agenti di viaggio tradizionali perchè potrà così attenuarsi la concorrenza sleale e incontrollata. Ad essere richiesta è anche una maggiore trasparenza delle informative sui prezzi e sulle loro variazioni.

Compilazione elenco clienti

Su iniziativa di Federturismo, in riferimento alla Finanziaria 2008, mettiamo in evidenza l'emendamento relativo. All'art.3, dopo il comma 40, è stato inserito il comma 40 bis che esonera le agenzie di viaggio e turismo dall'obbligo di compilazione dell'elenco clienti per le fatture emesse.

lunedì 22 ottobre 2007

Il termalismo oggi: dalla cura termale al turismo benessere

In questi ultimi anni il sistema termale italiano ha contribuito ad accrescere la capacità di attrazione del nostro paese divenendo una componente fondamentale dell'offerta turistica nostrana. Il turismo termale, in base alle stime di Federterme, ha visto un incremento dell'1,8 % nel corso del 2007: a tener alta la percentuale è il bacino tedesco, il legame operativo sempre più vantaggioso con i paesi dell'Est Europa, così come la maggiore attenzione verso la Russia e gli Stati Uniti, e il Giappone che chiede agli specialisti made in Italy di proporre offerte brevi a prezzi contenuti.
Parallelamente all'aumento percentuale del flusso turistico, si è assistito ad un cambiamento di vaste proporzioni che ha creato una singolare dicotomia: da un lato, il prodotto "cura e prestazione termale" orientato verso un paziente con necessità di prevenzione sanitaria, di cura o di riabilitazione; dall'altro, il prodotto "benessere" orientato verso un cliente con esigenze legate al relax, al mantenimento della forma fisica e di un buono stato di salute.Un soggiorno all'insegna di una serie di pratiche positive, legate alla cura e al wellness: non solo quindi medicina termale, fitoterapia, massoterapia e riabilitazione, ma anche cosmesi naturale e trattamenti di bellezza. La cura di sé e l'edonismo sono i valori che portano il turista a scegliere una vacanza termale magari in un ambiente silenzioso e a contatto con la natura.
La sfida è quella di garantire un'offerta integrata e variegata in grado di soddisfare i differenti target di turisti eterogenei per età, classe sociale e budget di spesa. Al turismo termale si avvicina sempre più un pubblico, interessato al benessere psicofisico, con modelli di consumo nuovi e altamente sofisticati. Oggi il fruitore di tali servizi è un cliente che risponde sempre più alla logica del mercato: sceglie il tipo di prestazioni in un'ottica di convenienza basata sul giusto rapporto qualità-prezzo, in relazione ovviamente alle sue specifiche esigenze fisiche. Esigenze che, per poter essere soddisfatte, determinano soprattutto da parte della fascia medio-alta, il ricorso alle agenzie di viaggio, in grado di garantire un soggiorno di qualità. Le agenzie di viaggio, infatti, operanti come incoming server, hanno sempre più richieste specifiche in questa direzione e il loro impegno precipuo è quello di esaudire i bisogni, ovviamente diversificati, di curiosità, specificità, qualità dei servizi sempre più richiesti dalla clientela. Una clientela che, pur pretendendo standard e requisiti di alta qualità, per i più svariati motivi, non ha più il tempo né la pazienza per poter decidere in prima persona la propria vacanza affidandosi sempre più alla competenza degli intermediari di viaggio.
La soddisfazione di tali bisogni potrà essere raggiunta mediante l'arricchimento o la creazione ex novo di circuiti appetibili per i turisti: sì le terme, ma dovrà esserci anche la proposizione della tradizione eno-gastronomica locale, il tutto basato su un 'idea di turismo rispettoso della tutela dell'ambiente e attento alla valorizzazione culturale. Il termalismo moderno, quindi, si configura come un ulteriore strumento disponibile per dar vita ad attività di promozione turistica, di valorizzazione e rilancio di interi territori, di riqualificazione di aree con potenzialità intrinseche talvolta inespresse. Le terme, essendo un'opportunità di sviluppo, attribuiscono quel valore aggiunto ad un territorio contribuendo alla sua qualificazione turistica. Sarebbe allora auspicabile per promuovere un’area rurale sino ad oggi non turistica, la determinazione di un'offerta che sia caratterizzata da un'integrazione di attrazioni (il parco nazionale ma anche i siti archeologici e monumentali) e di strutture ricettive anche non tradizionali (alberghi diffusi ed agriturismi): solo così si potrà costituire una sorta di "legame" tra le varie strutture ricettive e non, includendo i servizi termali legati al relax e al benessere come attrattiva principale.

venerdì 19 ottobre 2007

La settimana della conciliazione

La Camera di commercio di Torino e la Camera arbitrale del Piemonte propongono, per la quarta settimana nazionale della conciliazione che si svolgerà in tutta Italia dal 15 al 20 ottobre, il tram della Conciliazione e un’iniziativa di teatro formazione. L’obiettivo è quello di far conoscere i vantaggi della procedura di conciliazione, strumento alternativo alla giustizia ordinaria, che consente di risolvere le controversie commerciali tra imprese e consumatori, oltre che in tempi decisamente brevi, a costi contenuti. La conciliazione è una procedura volontaria che si basa sulla collaborazione delle parti in lite: l’esito della procedura, se positivo, è un accordo avente valore di contratto fra le parti, mentre se negativo non preclude alle stesse alcuna altra via, giudiziaria o arbitrale, per risolvere il loro problema.Protagonista dell’evento torinese sarà un tram storico che porterà per le vie del centro storico, il 18-19-20 ottobre, coloro i quali vogliano conoscere i vantaggi offerti dalla conciliazione, apprezzando nel frattempo le bellezze della capitale sabauda. Ci si potrà presentare al capolinea di piazza Carlina e salire sulla vettura del 1932, dove gli addetti del Servizio di conciliazione saranno a disposizione dei passeggeri per fornire tutte le informazioni necessarie, oltre che per distribuire materiale e gadget promozionali. La settimana successiva, mercoledì 24 ottobre presso il Centro Congressi di Torino Incontra, l’attrice Laura Curino, in una performance teatrale dal titolo “Costruire ponti, scavalcare muri, esplorare altrove. Il conflitto, la negoziazione e la soluzione delle controversie”, spiegherà perché nasce il conflitto e come si può affrontare in maniera efficace. Tali tematiche saranno affrontate mediante una serie di letture, momenti di narrazione e brani cinematografici.Per maggiori informazioni:
Servizio di conciliazione della Camera di commercio di Torino

mercoledì 17 ottobre 2007

Novità del regime IVA per le auto

Effetti della sentenza della Corte di giustizia che ha dichiarato non conformi alla sesta direttiva IVA i limiti alla detrazione dell'imposta relativa all'acquisto di veicoli.
E' a disposizione delle aziende aderenti l'analisi del tema all'oggetto e l'assistenza relativa. Le stesse aziende posssono accedere al servizio gratuito telefonicamente (065910851) o via email (serviziolegale@assotravel).
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=994734&chId=30&artType=Articolo&back=0

martedì 16 ottobre 2007

Tassa di scopo: un altro fardello sul turismo

Dichiarazione di Daniel John Winteler, Presidente di Federturismo.
“L’assenza di misure a sostegno dell’industria turistica italiana nella legge Finanziaria 2008 è di per sé grave e molto preoccupante” ha dichiarato Daniel John Winteler, Presidente di Federturismo Confindustria.
“La proposta dei sindaci di alcune città di introdurre una tassa di scopo sul turismo rientra nelle loro prerogative. E’ però sconcertante che ancora una volta, invece di avviare progetti e strategie a tutto campo per il turismo , come accade in paesi che sono ormai nostri agguerriti concorrenti, si cerchi, con un’ottica di breve periodo, di sfruttare posizioni di rendita. Tanto più che il Ministro Padoa Schioppa non si opporrebbe a questa ipotesi.
Nuove tasse non sono certo la risposta per sviluppare il turismo. C’e da augurarsi che Governo e Parlamento vogliano almeno confrontarsi con Federturismo, che ha presentato proposte che non hanno bisogno di copertura finanziaria”.

lunedì 15 ottobre 2007

Dichiarazione del Presidente di Assotravel, Andrea Giannetti, sull’ipotesi di reintroduzione della tassa di scopo

“L’ipotesi di un emendamento nella Legge Finanziaria 2008 volta alla reintroduzione della tassa di scopo turistica ci ha lasciato, francamente, interdetti. Il ripristino di tale “balzello” andrebbe a colpire in prima istanza gli alberghi e le altre strutture ricettive per poi produrre un effetto domino gravando anche sulle agenzie di viaggio, i tour operator e gli organizzatori di congressi.
Si può anche capire che i comuni italiani (sembra che l’idea di reinserimento dell’imposta di soggiorno come tassa di scopo sia stata proposta dall’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani), con bilanci falcidiati dalle finanziarie di governo, puntino a recuperare fondi per sopperire alle pressanti necessità, ma a farlo a spese del turismo potrebbe rivelarsi un rimedio peggiore del male. D'altronde i comuni hanno già assorbito i ticket dei bus turistici senza mai reimpiegare i proventi a favore del settore.
Ci duole registrare una sostanziale dicotomia sulla valutazione politica del settore del turismo quale risorsa positiva per il Paese. Da un lato, infatti, nelle dichiarazioni, anche e soprattutto ufficiali, si afferma la sua importanza e si prospetta l’esigenza di sostenerlo con incentivi e misure appropriate, dall’altro, nella pratica, il turismo finisce, troppo spesso, nel novero di quei settori da cui drenare risorse finanziarie per il rilancio dell’amministrazione dello Stato (centrale e locale).
E’ paradossale, inoltre, il fatto che, mentre il sistema turistico italiano risulta unito nella richiesta di un allineamento dell’Iva agli standard europei, si registra la proposizione di un emendamento che, qualora fosse approvato da parte del Parlamento italiano, significherebbe la reintroduzione di un tributo che certo non va nella direzione di stimolare la competitività del nostro comparto.
Cosa dire poi del nocumento che ne deriverebbe per tutti quegli operatori italiani e, soprattutto, stranieri che si vedrebbero assegnare un aumento ingiustificato dei costi di strutture già inserite in catalogo se non addirittura prenotate.
Aumento che, obtorto o collo, si riverserebbe inevitabilmente sul cliente determinando, quindi, un ulteriore incremento del prezzo dell’offerta turistica italiana già, da tempo, sotto l’accusa di presentare costi troppo elevati e non sempre in grado di competere a livello europeo.
Tuttavia questo aumento può essere fuorviante in quanto per essere sostenibile nel lungo periodo necessita di un maggior numero di presenze e per periodi di tempo più prolungati.
Infatti, nell’attuale momento, qualsiasi misura che porti ad un innalzamento dei costi può risultare pericoloso per tutta la catena turistica italiana che necessita piuttosto di interventi mirati orientati all’innalzamento qualitativo dell’offerta in modo da competere concorrenzialmente con i partners europei.
E’ vero che in altri Paesi una tassa di soggiorno comunque la si paga, ad esempio se si pernotta a New York se ne contano almeno due, di cui una è per l’appunto la city tax.
Ma tutta la struttura lì è diversa mentre da noi un simile provvedimento avrebbe l’effetto immediato da far lievitare ulteriormente i prezzi, proprio quando l’Italia ha invece bisogno di recuperare competitività nell’incoming.
In altri momenti se ne potrà anche riparlare, immaginando, ad esempio, come reinvestire questo tipo di introito nel miglioramento dell’offerta turistica, in un’ottica di sistema.
Ma, adesso come adesso, dobbiamo pensare al modo di riportare volumi importanti nelle strutture e una tassa di occupazione che farebbe aumentare i prezzi non è certo il sistema migliore”.

martedì 9 ottobre 2007

La disciplina fiscale dei veicoli: seminario - 19 ottobre Confindustria Rimini e Confindustria Pesaro Urbino

Confindustria Pesaro Urbino ha organizzato, d'intesa con Confindutria Rimini, un seminario su "La disciplina fiscale dei veicoli", che si terrà venerdì 19 ottobre 2007 alle ore 10.00 presso la Sala A di Confindustria Rimini, Piazza Cavour, 4, Rimini, e alle ore 15.30 dello stesso giorno presso la sede di Confindustria Pesaro Urbino di Palazzo Ciacchi, Via Cattaneo 34, Pesaro.
In tale occasione si esamineranno le operazioni relative alla disciplina fiscale dei veicoli, dopo le importanti modifiche introdotte a partire dal 2006.Relatori: Dott. Francesco Buscaglia, funzionario di Confindustria Pesaro Urbino e Dott. Giampaolo Giuliani, funzionario di Confindustria Rimini e pubblicista de "Il Sole 24 Ore".La partecipazione è gratuita, ma per ragioni organizzative invitiamo gli interessati a prendere contatto con la nostra segreteria (info@assotravel.it).

Confindustria Ravenna - Incontri seminariali sul tema: “La gestione economico-finanziaria delle imprese: analisi e decisioni”

E’ fondamentale saper affrontare i temi “essenziali” della gestione economico-finanziaria, in modo da poter meglio individuare i punti di forza e di debolezza della propria impresa e di valutare rapidamente gli effetti delle proprie scelte. A questo scopo vengono organizzati, presso la nostra sede in Via Barbiani n. 10 - Ravenna, due incontri per
Mercoledì 17 Ottobre 2007 ore 9:30-13:00 circa e Mercoledì 24 Ottobre 2007 ore 14:30-18:00 circa. Gli incontri sono rivolti ai responsabili amministrativi, agli imprenditori e loro consulenti. I temi trattati saranno:
Lettura dei dati contabili: quali sono gli indicatori di maggiore rilievo, cosa osservare per meglio comprendere l’andamento della gestione;
La determinazione del fabbisogno finanziario: come pianificare i propri fabbisogni e soprattutto comprendere quanto credibili possano essere le proprie attese di rientro dall’indebitamento.
Relatore dell’incontro sarà: Andrea Cioccarelli, dottore commercialista, consulente in economia e finanza d’impresa.

lunedì 8 ottobre 2007

Estate 2007. Andamento prodotto turistico Italia

I dati rilevati dall'Associazione Nazionale Agenzie di Viaggio e Turismo aderenti a Confindustria, presso la rete delle agenzie di viaggio italiane operanti come incoming server, evidenziano un'estate a due velocità per il prodotto Italia. I dati percentuali rinvenuti, tenendo conto delle vendite del turismo organizzato da parte degli operatori aderenti ad Assotravel, hanno messo in luce si un bilancio positivo, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, ma anche una tendenza opposta che ha visto un calo di visitatori nelle località balneari. Analizzando singolarmente le differenti mete turistiche, emergono dei dati sui quali è possibile condurre più di una riflessione.
Le città d’arte, mantenendo la loro leadership nella scelta delle mete da parte dei turisti stranieri, si confermano come un prodotto di successo. Ad essere preferite, oltre che le destinazioni tradizionali quali Venezia, Roma e Firenze, anche le città considerate minori come Siena, Pisa e Viterbo. A registrare un andamento negativo è Napoli che, nonostante sia dotata di innumerevoli bellezze sia artistiche che paesaggistiche, subisce l’influenza negativa conseguente il problema dei rifiuti.
Un fenomeno in costante crescita è invece rappresentato dalla ricerca di luoghi in grado di offrire tradizioni ed identità culturali per godere di un’esperienza di viaggio prettamente unica. Ci riferiamo all’interesse nei confronti del turismo industriale o dei prodotti agroalimentari. Attraverso la comunicazione su internet ci si può rivolgere sia agli operatori del settore che ai clienti finali.
Se la montagna si mantiene in linea con i dati rilevati nel corso dell’estate 2006, il mare registra percentuali stabili in riferimento alle destinazioni più conosciute quali Taormina, Amalfi e Santa Margherita Ligure, ma dati in ribasso per le mete meno illustri che soffrono la concorrenza dei paesi esteri.
Un’estate altalenante, quindi, in grado, non solo di ribaltare tendenze consolidate nel tempo, ma anche di crearne delle nuove. Se la percentuale di turisti presso le località balneari ha subito una drastica riduzione con il caso emblematico della Calabria che ha registrato un – 4%, d’altra parte si è assistito all’instaurazione di un nuova idea di viaggio. Grande interesse infatti ha registrato il turismo industriale, che legandosi al mondo della cultura e dell’arte, è in grado di far rivivere centri produttivi ormai dismessi. Ancora, un posto di rilievo in quest’estate 2007 è stato occupato dal turismo enogastronomico, artefice di un processo di cambiamento nelle scelte turistiche basate su un mix di arte, cultura, gastronomia che da sempre contraddistingue l'Italia.

venerdì 5 ottobre 2007

I professionisti (e le agenzie di viaggio) esonerati dall'elenco clienti-fornitori

Tutti i professionisti, anche quelli in contabilità ordinaria, sono esonerati dall'obbligo di presentare gli elenchi clienti e fornitori per il 2006, insieme a tutti gli altri soggetti in regime di contabilità semplificata, ai Comuni, alle Regioni, alle Province e alle Onlus. Lo ha precisato con circolare l'agenzia delle Entrate, ieri, a pochi giorni dalla scadenza del 15 ottobre.Tutti i professionisti, anche quelli in contabilità ordinaria, nonché i Comuni, le Province, le Regioni e lo Stato, gli enti non commerciali che non hanno per oggetto esclusivo o principale l'esercizio di attività commerciali e i produttori agricoli che non producono redditi d'impresa sono esonerati dall'obbligo di presentare gli elenchi clienti e fornitori per il 2006, insieme a tutti gli altri soggetti in regime di contabilità semplificata ai fini delle imposte sui redditi.Questa la novità più rilevante che emerge dalla circolare 53/E, diffusa ieri dall'agenzia delle Entrate, che fornisce quasi in extremis precisazioni in merito agli elenchi clienti e fornitori, da presentare entro il 15 ottobre e 15 novembre. Rimangono dunque obbligati all'invio solo le società di capitale, le società di persone e le imprese individuali in contabilità ordinaria.La circolare risolve diversi problemi e provvede a chiarire i tanti dubbi che sono stati sollevati da più parti. In particolare precisa che sono obbligati alla trasmissione degli elenchi i soggetti non residenti che operano tramite rappresentante fiscale ovvero identificati direttamente, nonché i curatori fallimentari e i commissari liquidatori per conto della società fallita o in liquidazione. La nota chiarisce che solo le autofatture interne (acquisti d'oro, subappalti edili, acquisti di rottame, acquisti da agricoltori esonerati, regolarizzazione di acquisti interni) devono essere indicate negli elenchi, mentre non si indicano le autofatture da fornitori esteri né quelle per autoconsumo o passaggi interni.Viene precisato, poi, che negli elenchi clienti vanno indicate anche le triangolazioni nazionali di cui all'articolo 8 del Dpr 663, quelle comunitarie previste dall'articolo 58 del Dl 331/93 e le vendite agli esportatori abituali.Secondo la circolare, per il 2006 devono presentare gli elenchi clienti le imprese che forniscono servizi di telecomunicazione mentre sono escluse a regime dagli elenchi clienti le fatture emesse a fronte di operazioni di cui all'articolo 74, secondo comma 2 (tra queste, quelle emesse dagli editori, edicolanti, venditori di libri per i prodotti editoriali in regime speciale dell'editoria) nonché tutte le operazioni di vendita dei beni custoditi nei depositi Iva senza che vi sia estrazione.Limitatamente al 2006 per effetto dell'articolo 15, comma 3-ter del Dl 81/2007, così come interpretato dalla circolare, è previsto l'esonero dalla presentazione degli elenchi per determinate categorie di contribuenti riassunte nella tabella qui a fianco.La circolare precisa inoltre che, secondo il provvedimento 25 maggio 2007 del direttore dell'agenzia delle Entrate che ha individuato gli elementi informativi e le specifiche tecniche dei modelli, limitatamente agli elenchi relativi al 2006 e al 2007 (da presentare nel 2007 e 2008) è previsto: di indicare solo la partita Iva del cliente o fornitore (questo vuol dire che non vanno riportate le fatture emesse nei confronti di privati); non è obbligatorio contabilizzare le fatture di importo inferiore a 154,94 euro che sono state registrate cumulativamente; non vanno riportate le fatture per le quali non è prevista la registrazione ai fini Iva; non si contabilizzano le fatture emesse che sono state annotate nel registro dei corrispettivi (a vantaggio dei supermercati, dei dettaglianti, dei fornitori di gas, acqua, energia, delle agenzie di viaggio e turismo ma non delle imprese di telecomunicazioni posto che tali soggetti hanno l'obbligo di annotare le fatture emesse nel registro di cui all'articolo 23 del Dpr 633/72); non è obbligatoria l'indicazione delle note di variazione riferite ad anni precedenti.
tratto da: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2007/10/clienti-fornitori.shtml?uuid=68d1351c-726a-11dc-8c1b-00000e25108c&DocRulesView=Libero

mercoledì 3 ottobre 2007

Finanziaria 2008: oltre all’Iva, interventi strutturali di ampio respiro per il turismo

Dichiarazione di Daniel John Winteler Presidente di Federturismo Confindustria.
“Ho accolto favorevolmente l’estensione della detraibilità dell’Iva congressuale” ha dichiarato il Presidente di Federturismo Confindustria, Daniel John Winteler.
"E’un intervento specifico che sana uno squilibrio creatosi in passato. Per il rilancio dell’industria turistica italiana sono però necessarie azioni di ampio respiro.
Ci attendiamo che misure di questo tipo vengano inserite nei provvedimenti che accompagneranno la Finanziaria 2008.
Mi riferisco in particolare alla destagionalizzazione in campo turistico, all’estensione della riduzione del cuneo fiscale ai lavoratori a tempo determinato, alla promozione del Paese e alla rivalutazione patrimoniale degli immobili a destinazione turistica, con un’adeguata incentivazione fiscale, all’accelerazione e semplificazione delle procedure per investire nel settore, alla normativa sugli standard di qualità. Tutti interventi che peraltro non necessitano di copertura finanziaria”.

martedì 2 ottobre 2007

Senato - Legge in materia di "dimissioni in bianco"

Approvazione al Senato, in via definitiva, della legge (S. 1695) recante "disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d'opera e della prestatrice d'opera".

La legge, in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è finalizzata ad eliminare la pratica delle "dimissioni in bianco", attraverso la previsione che obbliga, in caso di recesso dal rapporto di lavoro, il lavoratore, ovvero i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, ed altre categorie di collaboratori (occasionali, associati in partecipazione ex art. 2549 Cod. Civ.), all'utilizzo, a pena di nullità, di appositi moduli contenenti un codice alfanumerico progressivo di identificazione, con la data di emissione.
I moduli saranno realizzati secondo direttive definite con decreto del Ministero del lavoro, di concerto con il Ministero per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione, da emanare entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge.
Pertanto la novità recata dalla legge in oggetto non sarà, comunque, operativa fino a quando non verrà emanato il citato decreto interministeriale per la definizione del contenuto dei moduli.

Si ricorda che le aziende associate possono accedere al servizio legale dell'Associazione inviando i loro quesiti alla mail serviziolegale@assotravel.it.

lunedì 1 ottobre 2007

Trattamento di fine rapporto

Determinazione ed esposizione in bilancio in conformità ai principi contabili internazionali ed alla luce della riforma e all'attuazione della previdenza integrativa.
E' a disposizione delle aziende aderenti l'analisi del tema all'oggetto e l'assistenza relativa.
Le stesse aziende posssono accedere al servizio gratuito telefonicamente (065910851) o via email (serviziolegale@assotravel).

Il futuro delle low cost? I voli intercontinentali ma...

Parlando di voli e compagnie low cost vengono subito in mente le peculiarità che contraddistinguono tale branca del trasporto aereo, ovvero i servizi no frills. Per meglio comprendere la vastità e l’importanza sempre maggiore che il fenomeno ha assunto nel nostro paese negli ultimi anni è opportuno analizzare alcuni esempi italiani.
Dall’aeroporto di Pisa è possibile raggiungere oltre 53 destinazioni europee. Secondo le rilevazioni del Certet-Bocconi, che monitora il settore di riferimento, è l’aeroporto italiano ad essere cresciuto di più negli ultimi anni. E’ divenuto ormai la porta d’ingresso in Toscana riuscendo a sostituirsi a Firenze, grazie soprattutto ad una strategia di marketing che ha permesso di attuare politiche d’investimento comuni.
Lo scalo di Bergamo Orio al Serio negli ultimi quattro anni ha registrato un incremento di passeggeri del 319%, diventando il quarto scalo italiano. E se Roma Ciampino occupa la quinta posizione, Treviso con il 150% di crescita si colloca due posizioni dopo Firenze. Per quanto riguarda il sud, sono gli aeroporti di Palermo e Catania ad aver acquisito una posizione rilevante nel traffico low cost.
La nuova evoluzione del fenomeno, merito degli accordi OpenSky, prevede nell’immediato futuro lo sviluppo delle rotte a lungo raggio. Adesso tutti guardano al domani e allo sviluppo dei voli intercontinentali per intercettare il nuovo traffico e contendersi i nuovi vettori. D’altra parte le previsioni di Assoaeroporti per i prossimi dieci anni ipotizzano un incremento di passeggeri del 60%, incremento ancora maggiore negli aeroporti minori con il 76%.
Occorre però evidenziare degli aspetti negativi legati al fenomeno in questione. L’autorità di vigilanza sul mercato inglese ha aperto un’inchiesta sulla Baa, la società di gestione degli aeroporti londinesi, per sospetto di abuso di posizione dominante. Occorre quindi fare chiarezza sul fenomeno al fine di mettere in luce tutti gli aspetti nonché le dinamiche che lo animano affinché assuma la giusta e corretta dimensione rispetto, oltre che agli operatori del settore, soprattutto agli utenti e alla domanda. Tutto ciò al fine di garantire i bisogni e le necessità e di salvaguardare i diritti della notevole quantità, come si è visto in costante crescita, dei consumatori. E' opportuno sottolineare infatti come si siano ormai rivoluzionati i principi di marketing dell'industria aerea. Gli scali che registrano un traffico carente, grazie ai collegamenti low cost, possono ora generarlo. La destination marketing ha cambiato la sua fisionomia, dal momento che anche una località meno appetibile turisticamente può ambire con uno scalo low cost al suo consistente numero di visitatori.
http://www.assotravel.it/images/stories/pdf/repubblicaaffarifinanza-%20lowcost.pdf