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mercoledì 6 febbraio 2008

Turismo, Federturismo firma l'accordo sul rinnovo del contratto - Aumento salariale medio di 141 euro e flessibilità su posizioni e orario di lavoro

Roma, 4 febbraio 2008.
Un aumento salariale medio di 141 euro e flessibilità su posizioni e orario di lavoro: con queste basi Federturismo Confindustria ed AICA (l'associazione delle catene alberghiere) hanno firmato con le organizzazioni sindacali del settore, Filcams, Fisascat e UilTucs, il rinnovo del contratto di lavoro dell'industria turistica. Il contratto è unitario e riguarda tutta l'industria turistica, superando la precedente separazione fra contratto Federturismo e contratto AICA, con benefici di omogeneità di garanzie e di qualità per tutte le aziende del settore e per i lavoratori. La classificazione delle posizioni viene fatta non più per livelli ma per aree di competenza, con equivalenza economica dei trattamenti, e viene modernizzata da loro descrizione per renderla più rispondente ad una concezione aggiornata ai tempi dell'industria turistica. E' stato poi introdotto un meccanismo di sostegno al reddito anche per le imprese minori.
Il Presidente di Federturismo Confindustria Daniel John Winteler ha commentato con soddisfazione la firma: "E' un risultato importante che certamente avrà effetti rilevanti per il rilancio dell'industria turistica del Paese". Il contratto, ha sottolineato il Consigliere di Federturismo Confindustria delegato ai rapporti sindacali Andrea Giannetti, "assicura alle imprese dell'industria turistica elementi innovativi di flessibilita' indispensabili per adeguarsi alla competizione sempre più serrata che domina il turismo. Con questo accordo la rappresentanza dell'industria turistica di Confindustria e i sindacati introducono innovazioni coraggiose, sconosciute in altri contratti dello stesso settore".
Secondo il Vicepresidente di AICA Di Loreto " Il primo Ccnl del turismo di Confindustria segna un passaggio epocale nella valorizzazione delle professionalità del settore, soprattutto di quelle alberghiere, oltre che nella capacità di modulare l'organizzazione del lavoro sulle esigenze di competitività delle imprese".

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