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martedì 27 maggio 2008

Legambiente: Catena subacquea per i Parchi Marini nel Salento


E’ un’iniziativa unica nel suo genere che negli anni passati ha visto centinaia di subacquei coinvolti a richiamare l’attenzione sui temi della tutela della natura e sull’opportunità di realizzare nuove aree protette marine o costiere.La prima edizione risale al maggio del 1988 a Capo Caccia in Sardegna. Poi l’iniziativa si è spostata passando dall’Isola d’Elba in Toscana alle coste di Siracusa in Sicilia, dove fu stabilito il record mondiale di immersione in gruppo più numerosa con ben 238 volontari immersi contemporaneamente. In quel caso si trattava di richiedere l’istituzione dell’Area marina protetta del Plemmirio, puntualmente avvennuta qualche anno dopo. L’iniziativa, negli anni successivi, si è spostata sulle coste della Campania, nella Città Sommersa di Baia, per approdare all’Arcipelago della Maddalena, in Sardegna, per richiedere la protezione delle Bocche di Bonifacio minacciato dalla continua presenza di traffico marittimo e petrolifero e infine in Puglia, ad Otranto.Quest’anno abbiamo scelto come scenario il tratto jonico della penisola salentina che, con Porto Selvaggio, è senza dubbio una tra le zone più belle del nostro Paese e del Mediterraneo.

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