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martedì 8 novembre 2011

Mancata convocazione del cda Enit: le associazioni insorgono.

Le associazioni di categoria si fanno sentire insorgendo per il fatto che il cda Enit non sia stato ancora convocato e che si continui ad agire come se esso fosse ancora commissariato. Renzo Iorio, presidente di Federturismo-Confindustria, afferma: «E' paradossale e incomprensibile il fatto che il cda dell'Enit, nominato già in estate, non venga insediato e non si torni quindi alla normalità dopo il commissariamento».

Le associazioni di categoria non le mandano a dire e stigmatizzano un andamento che diventa sempre di più uno stallo. «Non vedo la volontà di mettere fine al commissariamento - ha detto Claudio Albonetti, presidente di Assoturismo-Confesercenti -; ad oggi non mi risulta che il ministro del turismo Michela Brambilla abbia dato impulso alla ripresa della normale attività dell'ente. E questo è disdicevole. L'Enit deve essere l'ombrello aperto per la promozione del territorio nazionale». Secondo Albonetti: «Si stanno smobilitando le 25 sedi estere che sono il grande patrimonio dell'Ente. Le sedi estere hanno un capitale che non va perso e noi siamo contrari alla chiusura o al ridimensionamento degli organici». 
Infine l’attacco di  Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi: «Le imprese non sono più disponibili ad accettare che l'Enit abbia un cda nominato, già da luglio, ma mai insediato e che si continui a operare come se l'Agenzia italiana del turismo fosse ancora commissariata. A noi non interessa se ci sono problemi sulla nomina del presidente dell'Enit; non c'è alcun motivo per cui un cda nominato non possa insediarsi».
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