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martedì 1 giugno 2010

Corsi IATA: una proposta da un collega

Egr. Sigg.ri

- Cinzia Renzi, presidente Fiavet
- Andrea Giannetti, presidente Assotravel
- Amalio Guerra, presidente Assoviaggi

vi scrivo in merito alla questione dei punteggi Iata, che tutti voi conoscete bene.

E siete sicuramente al corrente della pervicacia con la quale Iata sta portando avanti un programma di cui voi innanzitutto e gli agenti tutti ne riconoscono l'inutilità anche se, formalmente, l'azione è corretta perchè concordata a suo tempo con le assoziazioni che voi rappresentate.

Gli accordi sono accordi, ma...

Accordi. Ok, è stato sottoscritto. Ma quattro anni fa. Le cose sono un pò cambiate e le motivazioni di allora, oggi sono preistoria.
Perchè allora non chiedere a Iata di sospendere i corsi, per ridiscuterne contenuti, efficacia, modalità, costi... o cosa più logica, l'eliminazione?
E nel contempo (oppure dopo, a seguito dell'eventuale latitanza di risposte) chiedere agli adv di non dare seguito all'adesione ai corsi in attesa di nuovi eventi?

Sono certo che da questa azione i nostri colleghi acquisterebbero fiducia e consapevolezza sulla loro possibilità di essere partner e non succube dei nostri fornitori.

Spero proprio di leggere della vostra azione.
Cordiali saluti

Antonio Coppola
Proposta Viaggi
Tel. 022640347




Egregio Signor Coppola,
ha proprio ragione: conosciamo molto bene il tema.
Il nostro punto di vista è agli atti dell'APJC: ben venga una politica di qualificazione delle agenzie di viaggio IATA che dovrebbero essere più "complete" delle altre.
Riconoscere questo principio, che implica il concetto di "punteggio IATA" deciso a livello internazionale peraltro, non significa affatto riconoscere validità ai criteri adottati in Italia e alle stesse procedure seguite.
La ringraziamo del suo contributo e le chiediamo l'autorizzazione a pubblicarlo sul nostro blog (http://agenziediviaggioturismo.blogspot.com/) assieme a questa risposta.
Questo già dovrebbe farle intendere quanto sia condivisa la proposta da lei formulata.

Andrea Giannetti
Presidente Confindustria Assotravel



Egr. Sig. Giannetti,

ovviamente, nessun problema per la pubblicazione nel blog.
Ma trovo che la sua risposta sia interlocutoria mentre quello che mi piacerebbe venisse fatto è una presa di posizione pubblica sulla vicenda: atto che avrebbe una presa importante sul trade.

E alla sua Associazione riconosco la forza e l'autorità per farlo, anche indipendentemente dalle due consorelle che, ad ora, non mi hanno dato riscontro.

Cordialmente
Antonio Coppola


Salve caro Collega,
ha ragione: forse non mi sono espresso con chiarezza. Nessuna volontà interlocutoria: se i miei colleghi sono d'accordo con la nostra visione siamo pronti ad affrontare il tema uniti definendo contenuti della formazione (affinchè siano realmente utili alla professione), chi può farla (affinchè ci siano docenti certificati e concorrenza per abbassare i costi e raggiungere tutte le regioni) e sistemi chiari di valutazione dell'esperienza maturata dagli agenti e dei corsi seguiti in passato.
Spero ora di essere stato più chiaro.
Cordialmente
Andrea Giannetti

1 commento:

Cesare Foà ha detto...

Andrea come presidente devi assolutamente intervenire presso la Iata perchè ne perdiamo di credibilità noi tutti agenti di viaggi.
Mi ricordo quando essere agenzia Iata voleva significare tanto e l'ambizione di chi iniziava negli anni 80 a diventare agenzia Iata. Oggi non solo tutti la lasciano ma anche chi crede che ancora la biglietteria possa essere redditizia deve subire angherie e soprusi da parte della Iata notevoli. Fideiussioni "estorte" alle agenzie che debbono umiliarsi difronte alle banche per avere un qualcosa che gli spetterebbe se solo fossero fideiussioni regolari e normali; corsi Iata da effettuarsi esclusivamente come e dove vogliono loro a costi esorbitanti ( scusate ma abbiamo gli EBIT - Enti Bilaterali di Formazione ) perchè non possiamo farli con loro con le società che INSIEME troviamo disponibili a farli a costi ragionevoli. Invece no: la Iata con la quale si può scrivere ma non parlare telefonicamente ( tranne se non ti chiamano loro) AMMONISCE gli agenti a un comportamento consono. Ma è il loro un comportamento di trasparenza ? io penso di no dovremmo ricorerre alla gustizia , come per le tasse aeroportuali, ormai un furto, i rimborsi e altro
Forza Andrea ti siamo vicini ma per dar seguito alla nostra associazione sbattiamo i pugni sul tavolo contro chi è illegale: chiedendo una concentrazione di corsi si va contro ogni normativa europea quindi la richiesta dei corsi Iata in regime di monopolio è illegale.