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martedì 18 dicembre 2007

Ciao ciao logo italia.it


immagine tratta dal blog: http://cymbalus.wordpress.com/2007/02/23/scandalo-wwwitaliait-smascherato-lideatore-del-logo/

Dopo il sito web "italia.it" ecco abortire anche il nuovo logo del turismo italiano (il cactus come qualcuno l'aveva definito) almeno a leggere l'Agenzia di Viaggi dello scorso 26 e 27 novembre.
Se non fossero stati sprecati molti milioni di euro ci sarebbe solo da essere allegri.
Ma il risultato è meno positivo perchè da un lato in questa occasione abbiamo riscontrato una certa indifferenza al tema da parte degli agenti di viaggio e segnatamente da parte di quelli che fanno incoming e dall'altro perchè pare si voglia buttare l'acqua con tutto il bambino.
Difatti l'esperienza maturata nell'ambito dei lavori della commissione interministeriale per il sito web www.italia.it ha evidenziato come alcune regioni aspirino a realizzare un sito web di ecommerce per il turismo e ad avere finanziato un portale che, senza averne il compito nè tanto meno il know how, dovrebbe fare concorrenza ai principali motori di ricerca turistici sia b2b che b2c.
Tutto questo con i soldi pubblici.
Federturismo, attraverso il proprio rappresentante Andrea Giannetti Presidente di Assotravel, in quel contesto ha ribadito con chiarezza e costanza la propria posizione volta a richiedere un sito web nazionale che illustri tutte le mostre, le fiere e gli eventi culturali e non in atto in Italia e che sia utile anche a chi fa incoming e a codeterminare la scelta della nostra destinazione.

2 commenti:

alex kornfeind ha detto...

Infatti sembra quasi impossibile essendo il nostro un popolo caratterizzato comunque da grande creatività, e per altro con tanti spunti che il turismo potrebbe offrire, ridursi proprio ad un cactus per logo. Ma anche un osso potrebbe essere se lo guardiamo bene, di colore verde, ma pur sempre un osso.

E citando l’osso credo, passatemi la cacofonia, che l’osso duro qui rimane pur sempre l’individualismo che ci caratterizza, al pari della creatività, nei confronti degli altri abitanti di questo bel luogo chiamato Europa. Infatti chi potrebbe chiudere il sito, uno fra i tanti, http://www.valsugana.info in favore di un’osmosi di siti sitini belli o brutti dei quali il nostro paese è pieno sotto l’etichetta italia.it?

Chi può impedire alla Regione Campania di fare pubblicità a San Pietroburgo o alla Regione Trentina di inviare una delegazione in Cina e promuovere le meravigliose vette locali? Mah! ENIT forse riuscirà a mettere ordine in questo marasma ma l’ordine ahimè non è di questo paese.

Tra i siti che prediligo http://www.visitbritain.com assume una posizione di rilievo. Provate a navigarlo. Provate a iscrivervi alla loro newsletter.

Un cordiale saluto.

alex k.

Anonimo ha detto...

sembra che tocchi andare a "Chi l'ha visto": Italia.it scomparso dalla Rete (http://www.guidaviaggi.it/)