wibiya widget

lunedì 10 marzo 2008

Ecco cosa vorremmo dal nuovo governo

Nonostante il turismo rappresenti il 10,5% del Pil e impieghi l'11,5% della forza lavoro italiana, è rimasto ai margini dei grandi investimenti.Come membri di Federturismo, abbiamo redatto una serie di obiettivi e di cure che - speriamo - il prossimo governo terrà in considerazione.
- Le imprese devono saper corrispondere alle nuove aspettative del turista e interpretare le nuove tendenze.
- Il settore pubblico può sostenere il rilancio dell’industria turistica italiana, operando con prontezza e incisività e cercando di fare chiarezza nella governance pubblica del turismo.
- Si sente la necessità di un forte coordinamento centrale delle attività di promozione di Regioni e Province, anche al per ottimizzare gli investimenti.
- Affermazione dell'idea del turismo come industria di servizi (filiera), in sinergia con i comparti dell'economia che sono collegati ad essa.
- Per questo pensiamo che il Governo debba conferire a un proprio delegato la competenza specifica per il turismo.
- Il sistema fiscale odierno genera uno svantaggio al nostro turistmo e lo rende meno competitivo all'estero. L'Iva potrebbe essere abbattuta gradualmente.
- L’industria turistica italiana è fuori dal circuito dei grandi investitori internazionali. Per questo, oltre a creare condizioni economiche e amministrative generali per attrarre capitali stranieri, dobbiamo dare certezza e semplicità riguardo agli interlocutori istituzionali con cui dialogare.
- Esiste poi un problema di trasparenza sull’utilizzo delle risorse finanziarie dedicate al nostro settore. Non è possibile fare tutto e subito: occorre indicare un’agenda delle priorità da affrontare in tempi brevi con azioni che, peraltro, solo in alcuni casi richiedono interventi normativi.
Per superare la stagionalità:
- Azioni sulla domanda, che sostengano la capacità di spesa di fasce di turismo non stagionale per definizione (per es. anziani), con una gestione accorta dei buoni vacanza, secondo le esperienze seguite con successo da altri paesi. Va data attuazione rapida alle disposizioni dell'ultima Finanziaria.
Chiediamo:
- Interventi sui contributi e sul cuneo fiscale per i lavoratori impiegati oltre il periodo stagionale.- Interventi sul calendario scolastico e sulle chiusure degli uffici, delle attività commerciali e sui servizi di trasporto.
- Campagne di marketing per il paese, rivolte a particolari target che prediligono le vacanze fuori stagione.
Al nostro turismo servono poi:
- Standard condivisi e controllati, ossia offerte turistiche di qualità, rispondenti a norme omogenee che consentiano al turista di stabilire un confronto qualità prezzo attendibile.
- Una promozione integrata e di qualità, che segua logiche di marketing d'impresa.
- Una partnership fra turismo e cultura.
- Un sistema di trasporti adeguato.
- La rivalutazione degli immobili a destinazione turistica.
- Governo dei flussi per un turismo sostenibile.
- Progetti per valorizzare l’offerta del territorio.
- Individuazione e coordinamento degli interventi del Quadro comunitario di sostegno per il migliore utilizzo delle risorse.
- Superare la frammentazione.
- Semplificaizoni e formazione per un turismo di qualità.

Nessun commento: