A seguito del comunicato stampa emesso dall'Unione dei Consumatori in data 4 giugno c.m., il Presidente di Confindustria Assotravel, Andrea Giannetti, risponde con una chiara presa di posizione, già comunicata tramite lettera alla stessa Unione dei Consumatori.
Il comunicato dell'Unione Consumatori - clicca qui per leggerlo- sostiene che, per i consumatori sia possibile arrivare a risparmiare il 15 % sull'acquisto dei pacchetti turistici, semplicemente bypassando le agenzie di viaggio e rivolgendosi direttamente ai tour operator.
Innanzitutto, il Presidente Giannetti sottolinea come il margine medio di un'agenzia non sia del 15%, bensì tra il 6 e il 10 %, per poi arrivare addrittura al solo 1% quando si parla di biglietteria aerea. Inoltre, non sempre il t.o. è autorizzato a vendere direttamente al consumatore i pacchetti, ma ha la sola facoltà di produrli, per poi poterli rivendere attraverso intermediari, le adv appunto.
Ma, in ultima analisi, ecco l'elemento più importante: l'Unione Consumatori afferma che "a parità di prestazioni, di periodo di vacanza e di destinazione, i pacchetti turistici comprati da chi li organizza costano mediamente il 15 % in meno rispetto a quelli comprati nelle agenzie turistiche che fanno da intermediarie". Ebbene, risponde Andrea Giannetti "il consumatore ottiene (o deve ottenere) una personalizzazione del servizio, il consiglio per una vacanza realmente confacente ai propri bisogni espressi ed inespressi. L'assistenza e la consulenza di personale che ha scelto di svolgere quel lavoro, che ne ha i titoli e che si aggiorna costantemente. Una volta stabilito il rapporto, l'agente di viaggio sarà in grado di suggerire la soluzione di viaggio migliore conoscendo già gusti ed esigenze del cliente. Non è poco tutto questo. E non è eccessivo pagarlo l'8% in più" e ancora "quello offerto dalle agenzie di viaggio è un servizio e non una "maggiorazione", chi vuole è libero ovviamente di farne a meno ma vi segnaliamo che il valore aggiunto del nostro ruolo sui mercati maturi come gli Stati Uniti sta prepotentemente emergendo".
Non si può quindi assolutamente parlare di "parità di servizio", poichè l'agenzia di viaggio offre, senza alcun dubbio, un valore aggiunto evidente, che è proprio quello di ascoltare le esigenze e i desideri dei cliente, comparando più soluzioni per la stessa destinazione, riferendosi a più operatori e, solo a quel punto, scegliendo la soluzione più rispondente alla richiesta ricevuta.
Il comunicato dell'Unione Consumatori - clicca qui per leggerlo- sostiene che, per i consumatori sia possibile arrivare a risparmiare il 15 % sull'acquisto dei pacchetti turistici, semplicemente bypassando le agenzie di viaggio e rivolgendosi direttamente ai tour operator.
Innanzitutto, il Presidente Giannetti sottolinea come il margine medio di un'agenzia non sia del 15%, bensì tra il 6 e il 10 %, per poi arrivare addrittura al solo 1% quando si parla di biglietteria aerea. Inoltre, non sempre il t.o. è autorizzato a vendere direttamente al consumatore i pacchetti, ma ha la sola facoltà di produrli, per poi poterli rivendere attraverso intermediari, le adv appunto.
Ma, in ultima analisi, ecco l'elemento più importante: l'Unione Consumatori afferma che "a parità di prestazioni, di periodo di vacanza e di destinazione, i pacchetti turistici comprati da chi li organizza costano mediamente il 15 % in meno rispetto a quelli comprati nelle agenzie turistiche che fanno da intermediarie". Ebbene, risponde Andrea Giannetti "il consumatore ottiene (o deve ottenere) una personalizzazione del servizio, il consiglio per una vacanza realmente confacente ai propri bisogni espressi ed inespressi. L'assistenza e la consulenza di personale che ha scelto di svolgere quel lavoro, che ne ha i titoli e che si aggiorna costantemente. Una volta stabilito il rapporto, l'agente di viaggio sarà in grado di suggerire la soluzione di viaggio migliore conoscendo già gusti ed esigenze del cliente. Non è poco tutto questo. E non è eccessivo pagarlo l'8% in più" e ancora "quello offerto dalle agenzie di viaggio è un servizio e non una "maggiorazione", chi vuole è libero ovviamente di farne a meno ma vi segnaliamo che il valore aggiunto del nostro ruolo sui mercati maturi come gli Stati Uniti sta prepotentemente emergendo".
Non si può quindi assolutamente parlare di "parità di servizio", poichè l'agenzia di viaggio offre, senza alcun dubbio, un valore aggiunto evidente, che è proprio quello di ascoltare le esigenze e i desideri dei cliente, comparando più soluzioni per la stessa destinazione, riferendosi a più operatori e, solo a quel punto, scegliendo la soluzione più rispondente alla richiesta ricevuta.
1 commento:
FACCIAMO PRESSIONE PERCHE' LA LEGGE SIA RIVISTA E OGNUONO TORNI AL SVOLGERE IL SUO RUOLO . I DETTAGLIANTI FANNO I DETTAGLIANTI E I TOUR OPERATOR VENDANO AI DETTAGLIANTI .
COSI' COME NON E' GIUSTO CHE LE ASSOCIAZIONI SI AUTOORGANIZZINO
SOTTRAENDO MERCATO AGLI AGENTI IL CUI RUOLO E VALORE NON E' ORMAI PIU' RICONOSCIUTO .
MAREMMA TOUR GROSSETO
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