Sono già stati numerosi i consuntivi di questa sufficientemente tumultuosa stagione 2009. Forse più che tumultuosa è stata essenzialmente calante e instabile. La sensazione di instabilità deriva da casi come Todomondo, Teorema, Myair, Skyeurope e, in genere, dagli scricchiolii diffusi che si sono manifestati non tanto su imprese come le singole agenzie di viaggio, ma, invece, sugli anelli "forti" della catena turistica tour operator e compagnie aeree.
Questi corti circuiti hanno coinvolto i consumatori inevitabilmente ed hanno visto puntuali interventi delle Associazioni di Categoria (tra cui ovviamente Assotravel) e delle Istituzioni.
In tale quadro abbia notato ed apprezzato gli interventi del Ministro Brambilla che ha evidenziato come i consumatori siano garanti dal Fondo di Garanzia che - giova sempre ribadirlo- è alimentato proprio dagli operatori del settore ed è applicabile ai soli viaggiatori per pacchetti turistici.
Si è anche richiamato in qualche modo il Fondo in merito ai casi Myair e Skyeurope e, per il caso Todomondo, se ne è invocato un rifinanziamento e un accorciamento dei tempi tecnici della procedura.
Vorrei evidenziare quanto sia importante riprogettare l'intero sistema di garanzie prestate ai viaggiatori ed evitare - nella maniera più assoluta - applicazioni una tantum ed estemporanee oltre che non rispondenti alla normativa. Senz'altro il tema delle garanzie da destinare al turismo organizzato è importantissimo, ma occorre procedere in maniera strategia.
Da un lato si è vista la bocciatura nella prima parte del 2009 della nostra proposta di inserire 1 o 2 euro nel costo di ogni biglietto aereo per far rientrare i viaggiatori che si trovassero senza copertura per fallimento del vettore o dell'operatore prescindendo dal fatto che abbiano acquistato il solo volo o se il volo stesso fosse inserito in un pacchetto turistico.
In questo modo avremmo tagliato una delle fonti consistenti di assorbimento delle risorse del fondo e avremmo garantito anche chi non ha diritto di accedere al Fondo di Garanzia che tutela solo gli acquirenti dei pacchetti turistici. In tal mondo si opererebbe una estensione di trattamento a tutti i cittadini e concentreremmo le risorse raccolte con le polizze Rc delle agenzie di viaggio a coprire altri aspetti come il risarcimento di altre voci versate dai clienti.
Inoltre il Fondo stesso è in una fase di ristrutturazione dal punto di vista delle procedure esecutive relative al suo funzionamento con una ipotesi di intervento tecnico dei rappresentanti delle agenzie di viaggio per coordinare l'invio di charter per recuperare i clienti "lasciati a piedi".
Tutti questi fattori ci inducono a chiedere al Ministro Brambilla di evitare - secondo quanto riportato dagli organi di stampa- "pericolose" (oltre che non rispondenti statutariamente) escursioni del Fondo su materie non previste ed invece di riprogettare l'intera materia dal momento che i segnali che provengono, specie in questa fase di crisi, sono fortissimi.
Su questo tema il Ministro può contare sul nostro pieno appoggio e sul nostro supporto.
Andrea Giannetti, Presidente Confindustria Assotravel
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