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giovedì 15 novembre 2007

A proposito di "parassiti": dalla UE uno stop ai trucchi on line nella vendita di biglietteria aerea


Al link http://notizie.alice.it/notizie/top_news/2007/11_novembre/15/aerei_ue_basta_con_i_trucchi_nella_vendita_biglietti_online,13465053.html oun interessante articolo dell'Apcom tratto da Virgilio News sulla presa di posizione del Commissario UE ai Consumatori, la bulgara Meglena Kuneva, relativamente alle sempre più frequenti offerte di tariffe stracciate on line.


In oltre il 50% dei siti (in 15 Paesi europei) sottoposti a verifica sono apparsi comportamenti non in corretti. Per l'Italia sono irregolari 226 siti su 447 siti di agenzie di viaggio e compagnie aeree.
L'articolo da noi richiamato opera poi un riferimento ad un azienda che viene definita "transfrontaliera" ma che opera anche sul mercato italiano.

Quello che emerge in particolare, e che le compagnie aeree (o comunque i gestori dei siti), saranno chiamati a sanare a breve è da un lato l'utilizzo di tariffe stracciate pubblicizzate in home page e poi in pratica letteralmente introvabili, dall'altro il solito problema della trasparenza tariffaria dal momento che si propongono tariffe che non includono i costi della carta di credito, tariffe carburante, tasse per non parlare poi dei costi dei vari call center eventualmente necessari per cambiare data di partenza (anche in questo caso c'è poi un ulteriore costo a parte).

Si legge nell'articolo citato"abbiamo riscontrato dei casi in cui i biglietti venivano offerti a 20 euro nella prima pagina del sito e che, cinque schermate dopo, salivano a un prezzo di oltre 100 euro", ha sottolineato Kuneva a Bruxelles. "I risultati sono molto deludenti, i consumatori vengono danneggiati", ha accusato il commissario.
In Italia è l'Agcom, ad essere stata incaricata dalle Autorità di Bruxelles a verificare l'applicazione della presa di posizione dell'Unione.

Una presa di posizione assolutamente incontrovertibile che arriva proprio all'indomani di una dichiarazione di Peter Sherrard (Ryanair) che, così come riproposta dalla stampa di settore (si veda l'articolo di Travel Quotidiano del 9/11/07) appare, scomposta, amanageriale ed offensiva nei confronti delle agenzie di viaggio che vengono definite letteralmente "i più costosi parassiti del comparto".

Tutto questo solo perchè un diretto concorrente di Ryanair, la EasyJet ha deciso, probabilmente anche sulla base di un'attenta analisi manageriale che ha evidenziato che il mercato è ancora detenuto dalle agenzie di viaggio e che in questo share è presente oltre il 20% del fatturato delle low cost, di puntare su proprio questo canale distributivo per distribuire i propri prodotti.

Un'accusa di parassitismo che proviene da un'azienda che da sempre ha costruito la propria affermazione sul mercato anche attraverso i contributi ed il sostegno degli aeroporti e su una pubblicità che senza timore di smentite si può definire disinvolta.
Hanno sì introdotto un modello di business innovativo, il problema è che i soldi degli aeroporti sono soldi pubblici. Addirittura sono state finanziate le low cost anche nei periodi di alta stagione.

Ricordiamo che iniziarono strombazzando che le loro tariffe erano stracciate in ragione del fatto che non riconoscevano le commissioni (se fossero dell'1% o del 7%) alle agenzie di viaggio.
Un puro messaggio ad effetto poichè eliminando i valori di quelle percentuali i costi del trasporto aereo non si abbassano certo di molto (specie se consideriamo i costi occulti e lasciamo fuori le tariffe per le quali sono realmente disponibili un numero assolutmante esiguo di posti) mentre cala senz'altro il livello del servizio.
Vogliamo ricordare invece che gli agenti di viaggio sono l'unico costo realmente trasparente del settore.
Sembra quasi che Ryanair continua a non voler prendere atto di una situazione di mercato solo perchè non si sposa con le proprie linee strategiche di comunicazione che prevedono una damnatio degli agenti di viaggio forse perche sono dei professionisti assolutamente in grado di interpretare le tariffe e "commentarle" ai propri clienti evidenziando le reali differenze ed il reale livello di servizio.
Appassionati delle linee di comunicazione che hanno assicurato loro un certo successo commerciale, in Ryanair non si preoccupano di approntare un piano di azione per rintuzzare la concorrenza di EasyJet in alleanza con le agenzie di viaggio e si ritirano fuori dagli armadi vecchi luoghi comuni della comunicazione Ryanair come quello dell'inutilità di quest'ultime che invece (come si vede anche nei nostri precedenti interventi: http://agenziediviaggioturismo.blogspot.com/2007/10/disputa-ryanair-lastminutecom_30.html; http://agenziediviaggioturismo.blogspot.com/2007/10/il-futuro-delle-low-cost-i-voli.html; http://agenziediviaggioturismo.blogspot.com/2007/07/miracolo-low-cost.html)

sembra abbiano ancora molto da dire.

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