Se adesso ogni paese fa unilateralmente come la Cina...(AGI) - Udine, 26 mag. - Le autorità cinesi hanno negato l'ingresso a Pechino a una scolaresca di Cividale del Friuli (Udine). Avrebbe dovuto imbarcarsi oggi sull'aereo che da Venezia via Francoforte li avrebbe portati in Cina per quello che doveva essere un viaggio studio, in una delle scuole più prestigiose, la Beijing Yucai School. Invece le autorità cinesi, causa la nuova influenza, hanno negato l'ingresso.
Così una decina di alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria del convitto Paolo Diacono di Cividale sono rimasti a casa. Della comitiva avrebbero dovuto far parte anche i genitori dei bambini, un maestro e un dirigente scolastico, per un totale di 23 persone. Ora il viaggio è stato rimandato a data da definirsi. Per le spese erano stati versati 6 mila euro (biglietti aerei, assicurazioni, visti) che il convitto aveva anticipato. Ma le autorità cinesi sono state irremovibili: l'influenza messicana, nel più popolato paese del mondo fa paura ed è quindi meglio evitare qualsiasi rischio.
L'influenza e la sua diffusione continuano ad aleggiare come uno spettro sulla stagione turistica, tutti noi speriamo che possa realmente essere paragonata alla solita influenza di stagione in tutti i suoi aspetti, salvo il periodo di diffusione. Resta importante, per agenzie di viaggio e tour operator, monitorare continuamente la situazione: consigliamo di sottoscrive i Google news alert e di inserire "influenza suina", "influenza A". Altro aspetto da rilevare in questa fase è che le notizie enfatizzano sempre molto l'influenza "importata" cioè quando si verificano casi in Italia per viaggiatori di rientro da Paesi esteri. Anche questo può essere un fattore in grado di influenzare la domanda e il mercato.
Così una decina di alunni delle classi quarta e quinta della scuola primaria del convitto Paolo Diacono di Cividale sono rimasti a casa. Della comitiva avrebbero dovuto far parte anche i genitori dei bambini, un maestro e un dirigente scolastico, per un totale di 23 persone. Ora il viaggio è stato rimandato a data da definirsi. Per le spese erano stati versati 6 mila euro (biglietti aerei, assicurazioni, visti) che il convitto aveva anticipato. Ma le autorità cinesi sono state irremovibili: l'influenza messicana, nel più popolato paese del mondo fa paura ed è quindi meglio evitare qualsiasi rischio.
L'influenza e la sua diffusione continuano ad aleggiare come uno spettro sulla stagione turistica, tutti noi speriamo che possa realmente essere paragonata alla solita influenza di stagione in tutti i suoi aspetti, salvo il periodo di diffusione. Resta importante, per agenzie di viaggio e tour operator, monitorare continuamente la situazione: consigliamo di sottoscrive i Google news alert e di inserire "influenza suina", "influenza A". Altro aspetto da rilevare in questa fase è che le notizie enfatizzano sempre molto l'influenza "importata" cioè quando si verificano casi in Italia per viaggiatori di rientro da Paesi esteri. Anche questo può essere un fattore in grado di influenzare la domanda e il mercato.
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