L'Antitrust chiede più trasparenza nella determinazione delle tariffe per il trasporto ferroviario, in particolar modo per i collegamenti regionali. In una segnalazione a Governo e Regioni, l'Autorità guidata da Antonio Catricalà precisa che l'articolo 19 delle "Condizioni e tariffe per i trasporti delle persone sulle Ferrovie dello Stato" indica come criterio generale quello chilometrico, ma stabilisce anche che «nel calcolo della distanza tassabile non si deve tener conto degli abbreviamenti di percorso determinati dalla realizzazione di nuove linee direttissime e da opere di rettificazione, di raddoppio o di quadruplicamento eseguite sulla rete ferroviaria».
Secondo l'Autorità «l'applicazione di una tariffa calcolata secondo un criterio chilometrico, che prescinde però dall'effettiva lunghezza del tragitto ferroviario percorso dal viaggiatore, non appare giustificata né coerente con la logica stessa di tale modalità di tariffazione». Le attuali regole determinano «un difetto di trasparenza» e, dunque, l'Autorità chiede che la norma sia modificata.
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