Dal sito del Messaggero un ennesimo articolo di Luana De Vita cui sarebbe il caso di fare un monumento.
Mai nella storia del giornalismo italiano,infatti, un redattore era riuscito ad affrontare i temi della produzione e commercializzazione di viaggi e vacanze con tanta, oggettiva, competenza.
Dopo circa 10 anni di apologia a senso unico dell'ecommerce con particolare riferimento ai viaggi e conseguente riaffermazione della "prossima chiusura delle agenzie di viaggio tradizionali" quest'estate Luana De Vita ci ha gratificati con una serie di articoli molto ampia che sembra quasi voglia ripagare la categoria degli agenti di viaggio di tutti questi anni di "cattiva stampa". Nessuna inversione di tendenza, beninteso e come è giusto, ma la semplice realtà dei fatti secondo quelli che sono i canoni di una corretta informazione che, in quanto tale, presuppone competenza o intelligente documentazione dei fatti di cui si intende parlare. In pratica le regole d'oro del giornalismo.
Gli articoli (di cui molti citati in questo blog) propongono in modo chiaro la situazione senza propendere per l'una o per l'atra parte e permettendo al lettore/consumatore di scegliere convintamente la soluzione che più è adatta alle sue esigenze, ma senza alcuna irrisione o damnatio memoriae del canale tradizionale o di quello internet.
Tenuto conto che poi sono sempre di più le agenzie di viaggio tradizionali che sono anche on line.
Gli articoli costituiscono una ideale serie di argomenti in cui viene trattato il valore aggiunto offerto dall'agenzia di viaggio ai propri cliente. Articoli che consigliamo di riprodurre, affiggere, inserire in bacheca, inserire nel proprio blog o nella propria newsletter: insomma l'abc dell'utilità e del servizio in agenzia raccontato da un terzo attendibile quali un giornale nazionale come il Messaggero.
ROMA (25 agosto) - L’estate 2009 sarà ricordata come la stagione del cambiamento
nel mercato turistico, l’anno della rivoluzione del popolo italiano di internet,
popolo di santi, poeti e navigatori. Sì, navigatori, ma sempre più tecnologici.
Ma cosa sperano di trovare i “viaggiatori” nello schermo del computer? Prima di
tutto comodità, il piacere di restare a casa propria ed accedere a tutte le
informazioni possibili con un semplice click (onestamente neanche il migliore
degli agenti di viaggio può competere in termini di velocità e onniscienza con
quanto la rete può offrire). Poi, senza dubbio, la speranza di risparmiare:
sembra che la frase turistica più gettonata sul motore di ricerca Google sia
“albergo economico”."clicca sul titolo per leggere tutto l'articolo
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