I consumatori inglesi sono stati messi in guardia dall’affittare le loro case vacanze su internet, dopo che un falso sito ha truffato più di centotrenta turisti inglesi, centinaia di sterline perse, ed i poveri malcapitati hanno scoperto arrivando in Spagna, che la loro villa delle vacanze, sognata e prenotata tramite internet non era mai esistita.
Leggiamo spesso il caso di qualche agenzia fantasma, di fantomatiche case fatiscenti o mai esistite, e questo provoca una perdita di fiducia da parte del consumatore finale nei confronti del settore, ed in particolar modo dell’ agente di viaggio.
Probabilmente i cambiamenti epocali che il settore sta attraversando e tutte queste campagne denigratorie hanno messo in crisi la parola “agente di viaggio”, una persona che vive della passione del suo lavoro, impegnata costantemente ad aggiornarsi per poter essere al meglio il mediatore dei nostri sogni. Bisogna però distinguere da chi improvvisa questo lavoro senza alcuna passione e preparazione e da chi ne fa una scelta di vita, studiando per anni, tenendosi costantemente aggiornata e mettendo al servizio del cliente tutta la propria professionalità.
Episodi del genere fanno male al turismo, accrescono la sfiducia del consumatore e non giovano alla ripresa del settore, che nonostante tutto è ancora ricco di importanti eccellenze.
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